Pd, la grande fuga degli iscritti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-10-03

In un grafico impressionante

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A qualcuno mancano le basi. Nel 2009 con Walter Veltroni segretario erano 791mila, oggi si fatica ad arrivare a centomila. La grande fuga degli iscritti al Partito Democratico, raccontata oggi da Goffredo De Marchis su Repubblica, è tutta nel grafico che vedete qui sotto, che raccoglie i dati sugli iscritti e li incrocia con i segretari che si sono succeduti alla guida di via del Nazareno. Dopo l’ubriacatura delle prime primarie di Veltroni, con Dario Franceschini gli iscritti sono calati fino ad arrivare poco sopra il mezzo milione; il decremento è proseguito con Pierluigi Bersani e si è leggermente fermato con Guglielmo Epifani, anche a causa delle primarie che hanno incoronato Renzi. Con il premier, però, la situazione è peggiorata:

Gli elettori ci sono, tantissimi, fino a raggiungere la cifra record del 40,8 per cento delle Europee. Le tessere non più. L’allarme è scattato dopo il flop di affluenza alle primarie dell’Emilia Romagna,la storica regione rossa: solo 58mila elettori ai gazebo. Ma il dato non ha sorpreso chi conosce i numeri segreti del Nazareno: siamo sotto quota 100 mila iscritti in tutta Italia, 5 volte meno del 2013 quando i tesserati erano 539.354. Nei corridoi, forse per colpa del panico, si diffondono voci ancora più catastrofiche. Qualcuno parla infatti di 60 mila iscritti. Significherebbe che pocopiù di un militante su 10 ha rinnovat ola sua fede nel Partito democratico. Come dire: la spinadorsale del Pd non esiste più.

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Il grande calo degli iscritti al Partito Democratico nell’infografica

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