Paul Rosolie si farà mangiare vivo da un'anaconda

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-11-07

Il 7 dicembre Discovery Channel manderà in onda un documentario durante il quale finalmente sapremo se Paul Rosolie sarà riuscito a farsi mangiare vivo da un’anaconda

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Fra un mese, il 7 dicembre, sapremo se Paul Rosolie sarà riuscito a farsi mangiare vivo da un’anaconda. Per il momento non ci resta che guardare il teaser del documentario “Eaten Alive” prodotto da Discovery Channel e girato nella foresta amazzonica. Nella clip si vedono Rosolie e il suo team catturare a mani nude un’anaconda di dimensioni imponenti che si suppone sarà la protagonista del video di magia. Si vede poi Rosolie prepararsi, indossare quella che dice essere una tuta “a prova di serpente” con tanto di elmetto e maschera per l’ossigeno. In uno degli ultimi fotogrammi il naturalista si avvicina con cautela all’animale che non sembra nemmeno notare la sua presenza. Per vedere se Paul Rosolie sarà riuscito a realizzare una delle imprese naturalistiche più bizzare (ed anche una delle parafilie più strane, quella del Voredovremo aspettare ancora parecchio tempo.

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L’armatura indossata da Paul Rosolie per farsi mangiare vivo (fotne: YouTube.com)

 
CHI È PAUL ROSOLIE
Paul Rosolie sul suo profilo Twitter si definisce scrittore, naturalista, esploratore specialista delle foreste pluviali, insomma l’uomo che sussurra agli alberi. Non è un ciarlatano però, il suo documentario “An Unseen World” nel 2013, ha vinto il premio del Forum sulle foreste delle Nazioni Unite come miglior documentario breve. Rosolie ha pure scritto un libro sulla regione del Perù chiamata Madre de Dios attraversata dal Rio delle Amazzoni.

Certamente il suo stile sensazionalistico serve ad attirare l’attenzione, e non è di sicuro il classico naturalista e a tratti ricorda un altro che con le cose incredibili e strane della natura incontaminata ci ha fatto una carriera, Bear Grylls. Insomma, questa del novello Giona che visse nell’anaconda sembra più una trovata pubblicitaria, come dice anche I Fuckin Love Science, per emergere al di sopra di tutti quei naturalisti televisivi che affollano l’etere. Certo, Alberto Angela non avrebbe mai fatto ricorso ad una trovata del genere, ma quella è questione di stile (e di discendenza).
 
I DUBBI E LE POLEMICHE
Una delle cose che fanno pensare che tutta la storia di Paul Rosolie mangiato vivo sia una bufala è il fatto che generalmente le anaconda divorano le prede dopo averle stritolate a morte. Quindi Rosolie probabilmente non sarebbe così appetibile da vivo per l’animale. Non è tanto un problema di dimensioni, ci sono casi documentati di serpenti che hanno divorato coccodrilli di grandi dimensioni (ma dopo una lotta durata 5 ore che ha visto soccombere il coccodrillo prima di essere inghiottito).

Un altro aspetto problematico dell’impresa di Rosolie è lo stress che subirà l’animale. Rosolie infatti dovrà necessariamente essere tirato fuori dall’anaconda, e anche se il serpente non verrà ucciso il procedimento non sarà certamente indolore per il povero biscione. Lo stress fisico ed emotivo a cui sarà sottoposto potrebbe essere davvero dannoso. I serpenti infatti, quando sono sono sotto stress perdono la capacità di cacciare e di nutrirsi.
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Nel fotogramma si vede Rosolie avvicinarsi all’anaconda, a terra quello che sembra essere il cavo con cui verrà estratto dall’animale (fonte: YouTube.com)

Gli animalisti sono quindi prontamente insorti contro il documentarista e contro Discovery Channel, promuovendo una raccolta firme su Change.org per chiedere alla rete televisiva di sospendere la messa in onda del documentario e invitando il pubblico a boicottare Discovery Channel. Anche se Paul Rosolie stesso ha rassicurato tutti dicendo che non è il tipo che farebbe mai del male ad un animale (lasciando intendere se non altro che l’anaconda non è stata uccisa né maltrattata) la petizione ha attualmente raccolto oltre 8.000 firme.
Non farei male a nessuna creatura vivente, si è giustificato Rosolie su Twitter (fonte: Twitter.com)
Non farei male a nessuna creatura vivente, si è giustificato Rosolie su Twitter (fonte: Twitter.com)

Un esperto erpetologo intervistato dalla CNN inoltre si è detto scettico che lo stunt abbia qualche possibilità di riuscire, per Terry Philip probabilmente l’anaconda non considererebbe un uomo come una preda appetibile, nemmeno se – come sembra – Paul Rosolie si fosse ricoperto di sangue di maiale per sembrare più appetitoso. In risposta alle critiche secondo le quali il documentario contribuirà a diffondere lo stereotipo del serpente come animale malvagio e pericoloso per la specie umana Rosolie ha postato un tweet in cui fa intendere che tutto questo baccano l’ha fatto proprio per tentare di alzare il livello di consapevolezza sulla natura che è in pericolo e va salvaguardata e quindi è tutto un modo per salvare i serpenti.
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Stava solo raccogliendo del materiale per una denunzia (fonte: Twitter.com)

 
Foto copertina via Twitter.com @PaulRosolie

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