Pasquale Valitutti: chi è il disabile che manifestava contro EXPO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-05-02

L’uomo in carrozzina è un anarchico che fu testimone nel processo Pinelli. E ieri ha denunciato minacce della polizia nei suoi confronti

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Si chiama Pasquale Valitutti detto Lello, è di Milano ma vive a Roma e ha 67 anni il disabile in carrozzella che ieri manifestava insieme ai NO EXPO. Molte sue foto sono circolate in rete:
pasquale valitutti carrozzella expo 2 pasquale valitutti carrozzella expo 1
Anarchico da sempre, Valitutti era in Questura a Milano nel giorno in cui Giuseppe Pinelli “venne suicidato”, come ha raccontato lui stesso in una testimonianza del 2012 disponibile su Youtube, e disse che il commissario Calabresi era presente nella stanza in cui Pinelli veniva interrogato. Le sue affermazioni furono poi smentite dalla sentenza di Gerardo D’Ambrosio.

Su di lui ieri è nata anche una pagina Facebook che racconta a modo suo le sue gesta:
pasquale valitutti lello
Lui ha rilasciato anche un’intervista a Repubblica:

“Quando è arrivata la polizia, gli agenti in divisa mi hanno colpito alla testa. Ma solo con le mani, non con i manganelli. Così, giusto per stordire. Poi sono arrivati gli altri in borghese, e mi hanno minacciato: “Guarda che ti conosciamo, sappiamo dove abiti. Veniamo a casa tua e ti facciamo saltare le cervella”. Non si minaccia così una persona”.
Ieri, però, il centro di Milano è stato devastato. Hanno distrutto vetrine, automobili…
“Hanno colpito dei simboli: banche, macchine da ricchi. Nessuna macchina povera. Anche se, a volte, in queste situazioni può succedere, può capitare per sbaglio”.
Ma cosa c’entrano i proprietari di quelle automobili?
“Deve capire che questi ragazzi vengono qui e rischiano la loro incolumità per i loro ideali. Lo fanno perché sono disperati, è l’angoscia che li muove. Se li prendono possono farsi anche 10 anni di galera. Cosa ci guadagnano? Io sono vecchio, anche se mi beccano non rischio molto. Loro sì, ma vengono comunque. E colpiscono i simboli del mondo che non vogliono”.

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