Partite IVA, l'ipotesi forfait a 26mila euro

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-01-23

Il 20 febbraio in CdM, secondo Il Messaggero

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Il Messaggero racconta oggi che il governo ha intenzione di portare al consiglio dei ministri del 20 febbraio una riforma organica che toccherà anche il tema della tassazione degli autonomi e delle Partite IVA. Lo ha detto il sottosegretario Luigi Casero parlando in commissione finanze:

L’ipotesi potrebbe essere quella di alzare la soglia di reddito entro la quale applicare la tassazione forfettaria del 15 per cento. Con la legge di Stabilità questa possibilità è stata data solo a chi dichiara al massimo 15 mila euro di reddito annuo. Un importo considerato troppo esiguo, anche perché il precedente regime cancellato dal governo Renzi, seppur elimitato nel tempo (cinque anni) e nei destinatari (i giovani fino a 35 anni), aveva delle condizioni molto più vantaggiose.L’aliquota forfettaria era stabilita al 5 per cento e il reddito massimo su cui si applicava era di 30 mila euro.

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L’infografica sulle Partite IVA in Italia (Il Messaggero, 23 gennaio 2015)

La soglia, dunque, potrebbe essere portata fino a 26mila euro, in modo da garantire un vantaggio analogo agli 80 euro in busta paga dato ai lavoratori dipendenti che dichiarano questo livello di reddito. La difficoltà sarebbe di carattere economico. Una misura del genere costerebbe diverse centinaia di milioni al bilancio dello Stato. Il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, sostiene invece, almeno come soluzione ponte, la proposta di riportare in vita il vecchio regime facendolo convivere con il nuovo. «Questa soluzione», spiega, «avrebbe il vantaggio di costare poco, solo una decina di milioni di euro all’inizio per arrivare negli anni al massimo di un centinaio di milioni». Una linea sposata anche dall’associazione dei giovani commercialisti. che hanno chiesto «quantomeno, a ripristinare l’imposta sostitutiva al 5%». Un emendamento per recepire questa proposta è stato inserito nel milleproroghe e firmato sia da Scelta Civica che dal Nuovo Centro Destra. Non è l’unico. Sono in realtà diverse le proposte che riguardano il mondo delle partite Iva, dove in commissione Bilancio alla Camera c’è un vasto schieramento di parlamentari, soprattutto di Ncd (come Barbara Saltamartini) e di Scelta Civica, ma anche del Pd, compreso il presidente della Commissione Francesco Boccia, favorevoli ad un intervento immediato.

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