Il parlamento europeo approva una risoluzione per cacciare il Regno Unito. Chi vota contro?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-06-28

Il Parlamento europeo riunito in seduta straordinaria a Bruxelles ha approvato una risoluzione nella quale chiede alla Gran Bretagna di attivare “immediatamente” l’articolo 50 del Trattato di Lisbona per l’uscita dalla Ue. Nel testo che è stato approvato con il voto favorevole di 395 eurodeputati, mentre in 200 hanno votato contro, si esorta il Regno …

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Il Parlamento europeo riunito in seduta straordinaria a Bruxelles ha approvato una risoluzione nella quale chiede alla Gran Bretagna di attivare “immediatamente” l’articolo 50 del Trattato di Lisbona per l’uscita dalla Ue. Nel testo che è stato approvato con il voto favorevole di 395 eurodeputati, mentre in 200 hanno votato contro, si esorta il Regno Unito ad avviare al più presto i negoziati, “per evitare un’incertezza che sarebbe dannosa e per proteggere l’integrità dell’Unione”. I parlamentari sottolineano poi che “la volontà espressa dal popolo britannico deve essere interamente e scrupolosamente rispettata”. Dopo un dibattito tra i leader dei gruppi politici del Parlamento europeo, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il ministro olandese Jeanine Hennis-Plasschaert in rappresentanza della presidenza di turno dell’Ue, il Parlamento ha votato una risoluzione sui prossimi passi da intraprendere dopo il referendum del Regno Unito del 23 giugno :il testo è stato approvato con 395 a favore, 200 contrari e 71 astenuti.
grillo salvini farage marine le pen
L’Europarlamento chiede al governo britannico di rispettare la decisione democratica dei suoi cittadini attraverso l’attuazione rapida della procedura di recesso, attivando quindi l’articolo 50 del trattato sull’Ue per consentire l’avvio dei negoziati.Per prevenire incertezze negative per tutti e proteggere l’integrità dell’Unione, i deputati a Bruxelles esortano il primo ministro britannico David Cameron a notificare l’esito del referendum al Consiglio europeo di oggi e domani per dare avvio, il prima possibile, alla procedura di recesso. I deputati ricordano quindi che, a norma dei trattati, è richiesta l’approvazione del Parlamento europeo sull’accordo finale di recesso, e che lo stesso Parlamento deve essere pienamente coinvolto in tutte le fasi dei negoziati sull’uscita del Regno Unito.
I 17 europarlamentari del M5S hanno votato compatti con il leader dell’Ukip Nigel Farage, di cui sono alleati nel gruppo euroscettico Efdd, contro la risoluzione del Parlamento europeo sulla Brexit. Tra i 200 ‘no’ non solo quelli del gruppo dei conservatori Ecr (di cui fanno parte, tra gli altri i ‘tories’ britannici), ma anche dell’Efdd di Grillo e Farage, l’Enf di Marine Le Pen e Matteo Salvini e l’estrema destra neofascista dei ‘non iscritti’. Ha votato contro anche la Sinistra Unitaria (Gue/Ngl), con Barbara Spinelli e Curzio Maltese (la Spinelli aveva lasciato la lista Tsipras nel maggio del 2015). La capogruppo, Gabe Zimmer, ha annunciato che la Gue era “costretta a votare contro” perché nel testo non ci sono abbastanza proposte di cambiamento dell’Europa. Tra i ‘no’ anche 12 parlamentari del Ppe, tra cui l’italiano Fulvio Martusciello e la italo-svedese Anna Maria Corazza-Bildt. Sergio Cofferati è stato invece tra i 22 astenuti del gruppo S&D, la maggior parte dei quali laburisti britannici.

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