Papa Francesco approva i libri Gender

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-08-28

La fondatrice della casa editrice che pubblica alcuni “libri gender” scrive al Papa e incredibilmente ottiene una risposta di incoraggiamento per il lavoro svolto con tanto di Benedizione Apostolica alla famiglia “non tradizionale” dell’autrice

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La notizia lascerà molti a bocca aperta, mentre buona parte del mondo cattolico è impegnata in una battaglia senza quartiere contro la cosiddetta educazione gender Papa Francesco risponde alla fondatrice della casa editrice Lo Stampatello incoraggiandola a continuare l’attività al servizio delle giovani generazioni. Lo Stampatello è la casa editrice per bambini che pubblica alcuni dei libri messi al bando dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro come ad esempio Piccolo Uovo, Perché hai due mamme o Qual è il segreto di papà?

IL PAPA MI HA RISPOSTO!In occasione del family day, prima del “fattaccio” del sidaco di Venezia, scrissi una seconda…
Posted by Francesca Pardi on Thursday, 27 August 2015

CARO PAPA TI SCRIVO
Nei giorni del Family Day di Adinolfi Francesca Pardi aveva scritto una lettera a Papa Francesco inviandogli l’intero catalogo dei libri de Lo Stampatello nel tentativo di consentire al Papa di vedere oltre le mistificazioni operate dai difensori della famiglia tradizionale e poter toccare con mano, anzi leggere, i cosiddetti libri gender. Francesca Pardi spiega che la storia di Perché hai due mamme è la storia della famiglia che ha creato assieme alla compagna Maria Silvia Fiengo, che il libro sul “segreto del papà” è la storia di un’altra famiglia che conosce personalmente. La Pardi racconta al Papa che alla base del lavoro della sua casa editrice c’è l’amore per i propri figli, proprio come quello vissuto da tante altre famiglie, cattoliche e non. Ecco il testo della lettera spedita al Papa:

Milano 19 Giugno 2015
Caro Papa Francesco,
Le porgo i miei omaggi, sono Francesca Pardi, fondatrice assieme a Maria Silvia Fiengo, della casa editrice per bambini Lo Stampatello.
Chissà se ha ricevuto la mia precedente lettera. La scrissi tempo fa per parlarLe della mia famiglia, composta da due mamme e 4 bambini.
Oggi Le scrivo di nuovo perché voglio farLe un piccolo omaggio: l’intero catalogo dei nostri libri.
Vorrei tanto che li leggesse.
Non troverebbe, tra queste pagine, neanche l’ombra di quella teoria del gender di cui sarebbero lo strumento principale: dov’è che diciamo ai bambini che possono scegliere il proprio genere? dove parliamo loro di sesso?
Il comitato “difendiamo i nostri figli” di Gianfranco Amato e Adinolfi, sostenuto da La Maif Pour Tous e da molte parrocchie sparse nel paese, sta in questo periodo infangando il nostro nome e raccontando falsità sul nostro lavoro che ci offendono profondamente.
Allego alla presente una copia del volantino dove fanno uso improprio delle immagini dei nostri libri.
Fanno incontri dove ci citano nome e cognome (me e Maria Silvia) dicendo che sosteniamo l’insegnamento della masturbazione ai bambini nelle scuole, aizzando la gente contro di noi.
Io e Maria Silvia abbiamo iniziato questo lavoro e creato la casa editrice per amore dei nostri figli, allego alcune foto per mostrarle chi siamo. Il libro “Perché hai due mamme?” è semplicemente la nostra (la loro) storia, così come il libro “Perché hai due papà?” è la storia di una famiglia che conosciamo personalmente. Non abbiamo l’aiuto economico di nessuno, sosteniamo una politica di inclusione, accoglienza e trasparenza nelle scuole, e nient’altro.
Non è ideologia ma solo amore per il prossimo.
Diverse organizzazioni cattoliche si stanno abbassando a comportamenti indegni, deformano la realtà di proposito, proprio loro che dovrebbero mostrare una tempra morale superiore: vorrei tanto che le fermasse.
Questo non è il modo di portare avanti nessuna battaglia, neppure se si è certi di essere nel giusto: diffamazione, mistificazione, scorrettezza non sono sistemi degni della Sua Chiesa.
Noi abbiamo rispetto per i cattolici, abbiamo rispetto per chi vede il mondo diversamente da noi e persino per chi non vorrebbe dei figli omosessuali. Del resto io stessa non vorrei un figlio prete, ma non per questo cercherei di impedirgli di prendere i voti se lo desiderasse.
Moltissimi cattolici ci restituiscono lo stesso rispetto, perché non possiamo averlo indietro da tutte le gerarchie della Chiesa? È così difficile portare rispetto per chi fa scelte diverse dalle proprie, riconoscere il rigore morale fuori dal proprio giardino?
Questi signori, invece di parlare ai propri seguaci per rinforzare le loro scelte, invece di cercare di convincere le persone con delle argomentazioni valide, infangano di continuo chi compie scelte differenti.
Quale educazione può avere origine dalla paura? Come può essere il nostro inferno in terra a diffondere la Vostra parola di Dio?
Vede, nella gran parte dei casi gli omosessuali sono persone per bene e chi di loro è genitore affronta il proprio compito con grande responsabilità e competenza. Io penso che questo sia sufficiente per meritare rispetto, attenzione e interesse per un confronto civile. Lei non crede?
Mi rendo conto che molte persone avrebbero più bisogno di me di ricevere la Sua attenzione, eppure questi sono argomenti che interessano tutto il paese negli ultimi tempi, tante persone sono coinvolte, tante mettono le proprie speranze in una Chiesa che non sia integralista e disumana come l’abbiamo conosciuta in altre epoche storiche.
Un potere che non sa confrontarsi con il cambiamento è un potere fragile e vuoto di contenuti, e invece io penso che Lei presti molta attenzione ai contenuti, per questo mi ostino a cercare di raggiungerLa con la mia voce.
La saluto cordialmente e, nel caso avesse davvero letto questa lettera fino a qui, la ringrazio infinitamente per averlo fatto. Con tutto il cuore.
Francesca Pardi

DAL PAPA PAROLE DI INCORAGGIAMENTO E UNA BENEDIZIONE
Ieri la sorpresa di vedersi recapitare una risposta scritta da Monsignor Peter Brian Wells a nome di Papa Francesco. Nella lettera Monsignor Wells ringrazia la Pardi per il delicato gesto auspicando una sempre più proficua attività al servizio delle giovani generazioni e della diffusione degli autentici valori umani e cristiani ed addirittura impartendo la Benedizione Apostolica a Francesca Pardi e alla sua compagna. Qualcuno potrebbe insinuare il dubbio che il Papa non abbia letto la lettera e non abbia nemmeno visto le copertine dei libri de Lo Stampatello, ma la Pardi in un commento al post su Facebook fuga ogni dubbio:
francesca pardi papa francesco
Ora non resta che aspettare il commento del Papa sul libro di Mario Adinolfi…
Edit: la sala stampa della Santa Sede precisa e smentisce a proposito della storia:
francesca pardi papa francesco

Rispondendo a domande dei giornalisti, il Vice Direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:
In risposta ad una lettera al Santo Padre di Francesca Pardi, dai toni educati e rispettosi, la Segreteria di Stato ha accusato ricezione della medesima con uno stile semplice e pastorale, precisando in seguito che si trattava di una risposta privata e quindi non destinata alla pubblicazione (cosa che purtroppo è avvenuta).
In nessun modo la lettera della Segreteria di Stato intende avallare comportamenti e insegnamenti non consoni al Vangelo, anzi auspica “una sempre più proficua attività al servizio delle giovani generazioni e della diffusione degli autentici valori umani e cristiani”. La benedizione del Papa nella chiusa della lettera è alla persona e non a eventuali insegnamenti non in linea con la dottrina della Chiesa sulla teoria del gender, che non è minimamente cambiata, come più volte ha ribadito anche recentemente il Santo Padre. Quindi è del tutto fuori luogo una strumentalizzazione del contenuto della lettera.

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