Paola Pinna passa al Partito Democratico

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-02-05

«Oggi ho aderito con convinzione al gruppo parlamentare e al partito Democratico»: l’ha confermato ieri, dopo una serie di voci, la deputata sarda Paola Pinna, già ex M5S, che ha presentato contestualmente le dimissioni da Scelta Civica. “L’approdo nel Pd è la naturale conclusione di un percorso politico lineare, iniziato alla vigilia della mia elezione …

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«Oggi ho aderito con convinzione al gruppo parlamentare e al partito Democratico»: l’ha confermato ieri, dopo una serie di voci, la deputata sarda Paola Pinna, già ex M5S, che ha presentato contestualmente le dimissioni da Scelta Civica. “L’approdo nel Pd è la naturale conclusione di un percorso politico lineare, iniziato alla vigilia della mia elezione alla Camera dei deputati. Allora – racconta Pinna – il Movimento 5 Stelle si presentava come il mezzo migliore per il rinnovamento del paese, aspettativa tradita nel momento in cui e’ stata rifiutata qualunque ipotesi di partecipare al governo per riformare l’Italia”. “Stesso destino, purtroppo, è toccato anche a Scelta Civica, partito – dice la parlamentare sarda – a cui avevo aderito perché mi era stato presentato come una start up della politica, una realtà che avrebbe dovuto raccogliere quanto di civico, appunto, c’era in Italia e ricostruirsi creando una rete di cittadini consapevoli. Purtroppo, per un cambiamento di rotta politica che non è mio compito giudicare – mi limito a rilevarlo – Scelta Civica ha abbandonato questo progetto, prestandosi a essere invece veicolo transitorio e ‘contenitore’ per piccoli partiti locali di natura familistica e clientelare”.
paola pinna scelta civica 1
“Mentre tutto questo succedeva, il Partito Democratico, per mano del suo segretario Matteo Renzi e di alcuni innovatori, cambiava radicalmente e passava dall’essere una vecchia macchina di raccolta del consenso elettorale a una vera formazione moderna e riformatrice. Per questo – sottolinea ancora Pinna – ho raccolto l’invito dei colleghi del Partito Democratico e ho scelto di proseguire la mia attivita’ politica e di portare a termine il mio mandato con il Pd, a Roma e in Sardegna, senza indugi e senza sotterfugi, senza dover cioè più cercare una casa politica in linea con la mia idea di centrosinistra, ideale in cui mi da sempre mi riconosco”. “Colgo l’occasione – conclude – per augurare a tutti i miei colleghi rimasti in Scelta Civica, con cui condividiamo il ruolo di essere maggioranza, un buon lavoro e per ringraziare il segretario Enrico Zanetti per le opportunità che mi ha comunque offerto. Ai colleghi del Pd voglio dire invece che sono molto lieta di poter portare il mio contributo alle loro battaglie, senza pero’ trascurare quelle che sono sempre state le mie, ovvero il massimo impegno a favore della mia terra, la Sardegna”.
Paola Pinna è una deputata sui generis. Eletta con il MoVimento 5 Stelle, accusò Grillo e Casaleggio di aver messo su una “psicopolizia” in occasione dell’espulsione di Adele Gambaro, nel frattempo passata con Verdini.

A novembre 2014 era stata espulsa insieme a Massimo Artini per non aver rendicontato correttamente (secondo l’accusa). Poi aveva aderito a Scelta Civica. Nel gennaio scorso, in una dichiarazione carpita con telecamera nascosta da Servizio Pubblico, aveva accusato Walter Rizzetto di aver effettuato una presunta compravendita nei voti per il Quirinale ed era stata querelata.

Lei intanto annuncia la decisione oggi su Facebook:
paola pinna pd

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