Pannella caccia la Bonino per un libro

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-07-28

Ma lei non ci sta: «Ma siete scemi? Io sono iscritta a quel partito a 2.500 euro al mese»

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Marco Pannella torna a prendersela con Emma Bonino come era già successo nella storia dei Radicali e, in diretta su Radio Radicale interrogato da Massimo Bordin, dice che l’ex ministra degli esteri ha impedito la pubblicazione di un libro “cinque o sei anni fa”, riferendosi a uno scritto di Matteo Angioli con Angiolo Bandinelli e Carlo Ripa di Meana. Angioli tra l’altro ha collaborato con la Bonino dal 2009 al 2012 e prima era stato assistente di Pannella. Si parla di un libro composto da lettere a Pannella scritto dall’Australia (ma Angioli, secondo la sua stessa biografia, era stato invece in Nuova Zelanda) che doveva uscire per Feltrinelli ma Emma, secondo il racconto di Giacinto detto Marco, ne avrebbe bloccato la pubblicazione. Racconta oggi il Corriere:

matteo angioli pannella bonino
Matteo Angioli: il militante radicale citato da Marco Pannella come l’autore del libro fatto censurare da Emma Bonino

Ieri l’altro, rilanciando il tema dell’imminente riassetto dell’Onu, Bordin evoca la Bonino, storica candidata radicale a tutte le elezioni che contano. E il leader carismatico di decenni di radicalismo nazionale e transnazionale, a sorpresa, reagisce male. Male assai. «Non ritengo che Bonino combatta la nostra battaglia. Perché Emma telefonò a mezza Italia del potere per impedire la pubblicazion edi un libro», esordisce Pannella. Bordin trasecola, chiede di che libro si tratti. Pannella, di rimando, tira fuori uno scritto che un giovane radicale (Matteo Angioli) avrebbe scritto con l’aiuto di Angiolo Bandinelli e Carlo Ripa di Meana. Bordin resta senza parole e tenta di chiedere lumi. A quando risale il fatto? «Sei o cinqueanni fa», risponde Pannella. Cosa conteneva il libro? «Chiedetelo a lei». Impossibile far presente al vecchio leader che negli ultimi «6 o 5 anni» Bonino per i Radicali ha fatto di tutto, dal candidato al Colle al ministro degli Esteri. Pannella non si ferma. «Emma disse chese fosse stato pubblicato il libro si sarebbe dimessa. Ha fatto pressioni per non farlo uscire».

Il video di Pannella contro Bonino a Radio Radicale

E mica finisce qui. Pannella parte con le recriminazioni.

«Sono intervenuto io con Napolitano per fare inserire Emma nel governo (Letta, ndr). E lei s’è fatta cacciare senza neanche un lamento». E ancora: «Si comporta come se non avesse più nulla a che vedere coi Radicali. L’ultima volta che ho discusso con lei è quando ha ottenuto la nomina a segretario del partito di un bellimbusto (il maliano Demba Traoré, ndr)che poi è scomparso (…)». Ultimo affondo: «In tutte le sue nomine c’entravo sempre io. Lei invece lavora molto ma mai con noi». Non è il primo scontro della storia tra Pannella e Bonino. Ma chi li conosce entrambi giura che il loro rapporto, in un momento delicato della loro storia politica e personale, è ai minimi storici.
Pannella convoca riunioni, Bonino le evita. Il telefono è muto. Ieri sera, al tramonto, Emma Bonino dice la sua. «È una giornata molto complicata, preferisco non parlare». Poi però parla. Eccome se parla: «Il libro che non avrei fatto uscire? Chiedete a Pannella». E l’addio ai Radicali? Altra risposta al vetriolo: «Ma siete scemi? Io sono iscritta a quel partito a 2.500 euro al mese». E lo ripete: «Duemilacinquecento euro almese».

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