Amaroli: tutto quello che avreste voluto sapere sull'urinoterapia (ma vi faceva troppo schifo chiedere)

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-06-29

Il livello vibrazionale terreste è molto alto: Pamela è fruttariana e ha deciso di purificarsi con l’urinoterapia, ma ha un problema: non è abituata a bere perché durante il giorno di solito non beve acqua. Ce la farà? Chiederà un aiuto alla rete?

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Per molti è solo pipì, per altri è piscio o al massimo urina, ma per coloro che credono nelle forze magiche della natura e del corpo umano è Amaroli, l’acqua di vita. L’Amaroli è una sostanza naturalmente prodotta dal corpo umano che ha un potere curativo potentissimo, così potente che i più grandi degustatori di urina consigliano di berne solo modiche quantità, al principio non più di mezzo bicchiere al giorno, preferibilmente al mattino.In Italia ci sono diversi personaggi che raccontano del potere “terapeutico” dell’urinoterapia, tra questi annoveriamo Valdo Vaccaro (noto per le sue posizioni sull’AIDS), Eleonora Brigliadori e Gian Paolo Vanoli (già seguace di Vito Cosmaj fondatore di Emoscambio). A queste leggende dell’Internet si è aggiunta di recente Pamela Scuppa che dal suo profilo Facebook ci racconta dei suoi progressi con l’Amaroli.
pamela scuppa amaroli urinoterapia - 1

«Il livello vibrazionale terrestre è molto alto»

In realtà la Scuppa non è del tutto estranea alle cronache del sottobosco bizzarro dell’Interwebs: a febbraio la signora aveva infatti raccontato a Salvo Mandarà (che però poi ha rimosso il video) come lo Stato volesse toglierle la custodia dei figli perché era fruttariana e antisistema (perché praticava l’homeschooling e l’unschooling). Pamela Scuppa, madre di due bambine di sette e dieci anni aveva raccontato la sua esperienza anche a Border Nights (qui dal minuto 89 della trasmissione). Dopo aver scoperto una delle “grandi menzogne” dell’Italia ovvero quella secondo la quale la scuola non è obbligatoria la Scuppa “in una notte” si informa tramite “dei video su YouTube” circa la possibilità di insegnare tutto a casa. Dopo un’intensa nottata in cui ha freneticamente compulsato i risultati di Google (anche in inglese eh!1) decide che ne sa abbastanza (anzi, più che abbastanza) e quindi il giorno dopo le bambine non sono andate a scuola. Quando si dice una scelta meditata. L’obiettivo era quello di arrivare all’unschooling, ovvero quella versione estrema di rifiuto (da parte del genitore) dell’istruzione che prevede che sia il bambino a decidere di volta in volta cosa imparare, senza un programma scolastico predefinito da seguire a casa. Questo per un anno, ovvero fino a che il dirigente scolastico ha sporto denuncia perché Pamela Scuppa ha deciso di non presentare le figlie agli esami di idoneità annuale. Ma Pamela non ci sta a farsi controllare dal sistema e dalle istituzioni scolastiche che vogliono impedire che l’essere umano “si liberi dalle catene”. Risultato i servizi sociali la hanno convinto la donna a far tornare le bambine a scuola.
https://youtu.be/GEmB2eKvHyU

Dall’unschooling all’urinoterapia

Avendo evidentemente parecchio tempo libero, visto che le bimbe erano tornate a scuola la Scuppa ha avuto più tempo per scoprire altre verità. Ad esempio la “Verità Fruttariana” (prima era solo vegana) ed infine l’Amaroli. È evidente che la signora sta leggendo tutta la lettera U del dizionario ed è arrivata a scoprire l’esistenza di questa nuova verità: il potere magico della propria urina. E così da qualche tempo ci delizia con reportage accurati dei suoi progressi. Ovviamente, siccome è una persona informata ha iniziato subito bevendo un bicchiere della pipì del pomeriggio, quando lo sanno anche i sassi (e pure io che ho googlato cinque minuti) che tutti i grandi guru dell’Amaroli consigliano di iniziare con il bere quella del mattino.
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Lei però non la chiama pipì, preferisce definirla “Acqua Fruttuosa” visto che in virtù della sua alimentazione fruttariana non può che essere – grazie a qualche magico processo – altro che distillato di frutta. E del resto lei racconta di non essere “abituata a bere” perché non beve acqua dal momento che mangia solo frutta succosa. Il problema è che nessuno la capisce perché – spiega lei – sono ancora troppo vittime del sistema, non come lei che invece si cura con l’omeopatia quindi è disintossicata ormai da tutto. Il suo corpo invece prova questo intenso desiderio di farlo. E il suo corpo da qualche tempo aveva un certo languorino, aveva voglia di qualcosa di buono. Lei non sapeva cosa fosse questa necessità terapeutica fino a che non ha scoperto l’esistenza dell’Amaroli.
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E allora festeggiamo l’arrivo di Pamela Scuppa nel club dei bevitori di piscio. PROSIT

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