Ostia, il meraviglioso scherzone del PD alla legalità

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-12-16

In Commissione i democratici approvano un emendamento che sospende i provvedimenti amministrativi sugli stabilimenti. Poi fanno sapere che lo bocceranno alla Camera. Ma allora perché fare questo giochino?

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Vi ricordate di quando Matteo Orfini e Stefano Esposito cazziavano (giustamente) il MoVimento 5 Stelle per aver incontrato il gestore di uno stabilimento balneare a Ostia? Vi ricordate della denuncia di interferenze dei prefetti nella lotta per le spiagge libere sul litorale? Ebbene, sappiate che stavano scherzando. Date un’occhiata a questo tweet del senatore ex assessore:
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Ostia, il meraviglioso scherzone del PD alla legalità 

Di cosa sta parlando? Nulla d’importante: semplicemente, di un emendamento presentato da AP e approvato dalla commissione bilancio della Camera che prevede la sospensione fino al 30 settembre 2016 dei contenziosi amministrativi, in atto al 15 novembre scorso, che potrebbero sfociare in revoche, decadenze, rilascio o sospensioni delle concessioni per gli stabilimenti balneari. Entro fine settembre del prossimo anno, si legge nella proposta di modifica, “si provvede al complessivo riordino della disciplina dei canoni demaniali”. La sospensione non riguarda “i beni pertinenziali che risultano oggetto di procedimenti giudiziari di natura penale”. Cosa significherebbe questo emendamento per Ostia? Spiega il Corriere della Sera oggi: «Poche righe che sul litorale romano rischiano di legittimare gli abusi rilevati negli stabilimenti e ai chioschi di Castelporziano, quelli che le ruspe «guidate» dall’ex sindaco Marino e il suo delegato Sabella abbatterono ad aprile. Sempre fino al dicembre 2016 «sono sospesi i procedimenti amministrativi finalizzati alla devoluzione delle opere non amovibili di cui art. 49 del regio decreto 30 marzo 1942». Tradotto: se in uno stabilimento balneare viene rilevato un abuso e l’autorità decide di revocare la concessione, non potrà farlo prima di un anno. A meno di altre proroghe visto che il riordino delle concessioni doveva già risolversi entro il 2015 e per tale ritardo l’Italia continua a prendere multe dalla UE». L’emendamento è stato approvato per ora soltanto in commissione, e giustamente Esposito ricorda che manca il voto dell’aula dove potrebbe essere bocciato. Ma quello che non si comprende è perché il partito di Alfano sia riuscito a farsi approvare in commissione con il voto positivo del Partito Democratico un emendamento che contraddice per filo e per segno quanto detto dal Partito Democratico su Ostia nell’ultimo anno. A cosa servirebbe approvarlo in commissione e poi respingerlo in Aula? Soltanto a dare a qualcuno la soddisfazione di poter dire di averci provato nella sua azione di lobbing? E davvero soltanto per questo si manda un segnale ancora una volta ambiguo nei confronti di chi la legalità non la rispetta da un trentennio e ne va fiero?
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Le reazioni

Com’era prevedibile, l’emendamento approvato ha suscitato le reazioni indignate delle opposizioni. «Oggi #Pd approva emendamento pro-balneari: stop revoca concessioni anche se non pagano. Ma non erano tutti mafiosi @stefanoesposito?», scrive su Twitter di Roberta Lombardi, deputata del Movimento 5Stelle. L’emendamento è una misura che ad Ostia si traduce in un bel favore a molti soggetti di dubbia integrità giuridica. Ora abbiamo capito perché Esposito e Orfini per mesi si sono riempiti la bocca di varchi pubblici e lotta alla mafia, dispensando qua e là fantasiose illazioni contro il M5S. Lo facevano per distogliere l’attenzione dei media dalle porcate del loro partito», sottolinea il M5S Roma. “Questo Governo, e questo Parlamento devono decidere da che parte stare. E devono decidere di stare dalla parte dell’antimafia. L’enorme giro di denaro, di irregolarità e criminalità intorno agli stabilimenti balneari di Ostia impongono un’attenzione che non puo’ essere diluita all’interno del mare magnum di un provvedimento come la legge di Stabilità”, afferma la deputata di Sinistra Italiana Celeste Costantino, componente della commissione parlamentare Antimafia, commentando l’emendamento alla legge di Stabilita’ che sospende fino al 30 settembre 2016 le revoche delle concessioni agli stabilimenti balneari che non versano il canone demaniale dello Stato. “La Commissione parlamentare antimafia- prosegue l’esponente di Sinistra Italiana- in questi giorni ha svolto delle audizioni a Ostia e la partita degli stabilimenti balneari ha preso gran parte del nostro lavoro. L’approvazione dell’emendamento che sospende le revoche delle concessioni agli stabilimenti balneari che non versano il canone demaniale dello Stato e’ una cosa grave che puo’ interferire nel lavoro di bonifica e risanamento avviato a Ostia. Questo emendamento, senza girarci troppo intorno, andrebbe ad agevolare situazioni radicate e consolidate delle mafie sul litorale. Ma il Pd non ha nulla da dire?”.

Leggi sull’argomento: Il commissariamento di Ostia e le colpe del PD

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