Oliviero Toscani e la denuncia a Fratelli d'Italia per la foto contro le adozioni gay

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-08-31

Il fotografo si arrabbia su Twitter per lo scatto usato per propagandare il messaggio politico del partito, che contesta la sentenza che ha consentino l’adozione di una bambina a una donna omosessuale

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Il fotografo Oliviero Toscani annuncia su Twitter querela nei confronti di Fratelli d’Italia per l’uso di una sua immagine in un fotomanifesto che contestava le adozioni gay. La foto gira sui social network da qualche giorno, anche se non si trova tra i post twittati dalle pagine e dai profili del partito di Giorgia Meloni. L’immagine è questa, ed è stata hostata su Facebook dall’europarlamentare di FdI Carlo Fidanza, che sulla sua pagina fan si definisce “36 anni, sposato e padre di Guglielmo e Caterina. Destrosociale, Fondatore di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, interista e bersagliere. Segno zodiacale: Vergine.. Poi non lamentatevi!”:
OLIVIERO TOSCANI
 
E questo è quanto ha scritto il fotografo di tante campagna pubblicitarie su Twitter:
fratelli d'italia adozioni gay oliviero toscani
Il responsabile comunicazione di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, poco fa si è scusato con Oliviero Toscani:
oliviero toscani adozioni gay
Subito dopo è arrivata anche una risposta “politica” a chi aveva criticato la scelta:

«Mentre ci siamo già scusati con Oliviero Toscani per l’involontaria violazione del diritto d’autore da parte dei nostri ragazzi e l’abbiamo fatta rimuovere, nel merito politico confermiamo che la nostra posizione è contro le adozioni a coppie omosessuali e contro le forzature della magistratura. Nicodemo e il Pd, che si strappano le vesti per il visual di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, se ne facciano una ragione».

Nei giorni scorsi i giudici hanno accettato la richiesta di adottare da parte di una madre “solo” sociale. Hanno riconosciuto pienamente alla donna il suo ruolo di madre (diritti e doveri) con questa motivazione: è nell’interesse del minore, cresciuto in una famiglia con due madri e abituato a considerare loro due come genitori. La ricorrente aveva chiesto l’adozione della minore in base all’art. 44, comma 1, della della legge n. 184 del 1983 e successive modifiche, che regola l’adozione in casi particolari. «Negare alla bambina i diritti e i vantaggi che derivano da questo rapporto costituirebbe certamente una scelta non corrispondente all’interesse della minore». La sentenza del tribunale dei minorenni di roma sull’adozione:

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