Nozze gay: una provocazione!

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2014-11-26

Il NCD rispetta «ogni relazione affettiva» ma non l’uguaglianza

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“Appare solo una provocazione l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Pescara di una mozione che impegna il sindaco e la Giunta a dare attuazione, in tempi certi e brevi, al registro delle unioni civili. È evidente, infatti, l’intento provocatorio del Consiglio, dopo la polemica dei giorni scorsi sulle registrazioni dei matrimoni omosessuali contratti all’estero. Premesso che ogni registrazione risulterebbe formalmente illegittima, un discorso a parte va fatto dal punto di vista dei contenuti. Rispettiamo ogni relazione affettiva, altra cosa però è il riconoscimento giuridico di unioni civili diverse dal matrimonio di un uomo e di una donna, l’unica unione che a nostro avviso merita una rilevanza pubblica e che non a caso è tutelata nella Carta costituzionale. Siamo quindi disposti a discutere dell’ampliamento di diritti individuali per venire incontro ad alcune esigenze di persone conviventi senza per questo essere disposti ad accettare diritti di coppie che non siano unite in matrimonio. Tale riconoscimento, infatti, aprirebbe un varco, che senz’altro una magistratura protagonista e creativa non tralascerebbe di superare, a ulteriori diritti come le adozioni o le provvidenze pubbliche, dagli assegni familiari, alle detrazioni per coniuge a carico, alla pensione di reversibilità”. Lo dichiara la vicepresidente del gruppo del Nuovo Centrodestra e Coordinatore regionale di Ncd per l’Abruzzo, Federica Chiavaroli.

provocazione
Siamo molto più sollevati sapendo che il Nuovo centro destra rispetta «ogni relazione affettiva». Il rispetto possono anche tenerselo (come le opinioni e le interpretazioni molto discutibili della Costituzione e del resto). Se le persone devono essere trattate in modo uguale e se devono essere attribuiti gli stessi diritti (a meno che [aggiungere la ragione per una diversa attribuzione di diritti]), l’unica soluzione soddisfacente non può che essere l’uguaglianza.

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