Non è un paese per banda larga

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-04

Il governo rinvia per l’ennesima volta il piano per la copertura nazionale. Hanno vinto gli operatori

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Due infografiche sul Corriere della Sera e sul Sole 24 Ore parlano della banda larga alla vigilia del piano Ring che il governo ha presentato ieri, ma dove non ha trovato spazio lo switch off dal rame alla fibra. L’Italia è ancora una«lumaca» sulla banda larga.L’ultima doccia fredda sulla rete ad alta velocità italiana è arrivata poche settimane fa dal britannico «Independent» che ha elaborato i dati Ookla. Spiega il Corriere: i test più recenti dicono che in Italia la velocità media di connessione è di 9,18 Mbps (megabit per secondo,l’unità di misura della velocità di trasmissione su rete informatica, ndr), che ci colloca al 94°su 198 Paesi osservati. Rispetto al documento iniziale il governo ha ridotto gli obiettivi di raggiungere l’85% della popolazione con almeno i 100 Mbps,portandoli vicino al 50%, dunque più vicino a quelli che sono gli obiettivi già previsti dagli operatori privati grazie agli investimenti messi a bilancio da qui al prossimo anno.
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Il Sole 24 Ore invece riepiloga i tre modelli di evoluzione della banda larga, compresi i FTTC e FTTH che avrebbero dovuto essere assicurati per tutti gli italiani secondo il primo piano del governo, e l’attuale copertura per le famiglie italiane, che arriva al 74,2% al Nord Ovest e al 65% al sud.
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Leggi sull’argomento: Renzi, il piano Ring e l’affare sulla banda larga

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