Il nazista dell’Illinois è blasfemo, le Sentinelle in piedi invece vanno bene

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2014-12-08

E poi proprio nel giorno dell’Immacolata Concezione?!

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La Bussola Quotidiana non apprezza le critiche o le prese in giro (E il «nazista dell’Illinois» lancia una campagna blasfema, 8 dicembre 2014). Oggi se la prendono (nuovamente) con il nazista dell’Illinois, quello che aveva preso in giro le Sentinelle in piedi (quelle sì, quelle vanno bene).
Il nazista dell'Illinois
Non sarà un po’ blasfemo «parodiare» Costanza Miriano? Non solo, si è pure fatto fotografare con Valentina Nappi.
valentina Nappi
Capito? E La Bussola non ci sta. Perché «queste foto mostrano una volta di più l’intolleranza di persone, associazioni e comitati che si definiscono “tolleranti”, di chi dice di battersi per il rispetto e i “diritti per tutti” e nel farlo si rende protagonista di aggressioni fisiche e verbali nei confronti di gruppi pacifici di donne e bambini (come abbiamo visto in molteplici casi in tutta Italia) e che, invece di esporre le proprie idee, preferisce deridere e offendere il proprio interlocutore, come in questo caso. Quella delle Sentinelle in Piedi è una rete di cittadini che si è sempre caratterizzata per la modalità rispettosa con cui porta avanti le proprie idee: le veglie sono silenziose e pacifiche e chiedono il rispetto della libertà di espressione e del diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà».
La risposta non può che essere: sii sottomessa!
valentina nappi
Non dimentichiamo che le Sentinelle in piedi sono quelle che si definiscono così: «una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà». O ancora: «Ritti, silenti e fermi vegliamo per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna. La nostra è una rete apartitica e aconfessionale: con noi vegliano donne, uomini, bambini, anziani, operai, avvocati, insegnanti, impiegati, cattolici, musulmani, ortodossi, persone di qualunque orientamento sessuale, perché la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica, ci riguarda tutti e ci interessa tutti». Senso del tono, del contesto e del ridicolo: assenti.

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