Najim Laachraoui: l'uomo con il cappello dell'aeroporto di Zaventem

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-03-23

Il ricercato che appare nelle immagini all’aeroporto di Zaventem è Najim Laachraoui. Il jihadista è l’artificiere degli attentati di Parigi del 13 novembre. Laachroui – scrive La libre belgique – ha 25 anni e andò in Siria nel febbraio 2013. Lo scorso settembre fu identificato alla frontiera austro-ungherese sotto la falsa identità di Soufiane Kayal

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Il ricercato che appare nelle immagini all’aeroporto di Zaventem è Najim Laachraoui. Si presume che il jihadista sia stato l’artificiere degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015. La notizia è diffusa dalla tv belga francofona Rtbf. Laachroui – scrive ‘La libre belgique’ – ha 25 anni e andò in Siria nel febbraio 2013. Lo scorso settembre fu identificato alla frontiera austro-ungherese sotto la falsa identità di Soufiane Kayal, in compagnia di Salah Abdeslam e Mohamed Belkaid. Aveva affittato a suo nome un appartamento ad Auvelais, che servì come base per gli attentati di Parigi. Najim Laachraoui è l’uomo che con Khalid e Ibrahim El Bakraoui è ritratto nella fotografia delle telecamere di sicurezza con un cappello mentre si dirige verso il terminal A dell’American Airlines dove gli altri due si faranno esplodere.
EDIT: è stato arrestato ad Anderlecht Najim Laachaoui. Lo riferiscono i media belgi e in particolare Derniére Heure:
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EDIT2: la notizia dell’arresto è stata smentita:

L’uomo arrestato questa mattina a Bruxelles, nella municipalita’ di Anderlecht, non sarebbe Najim Laachraoui. Lo ha indicato lo stesso sito di informazione DH.be. Il Dna di Laachraoui era stato trovato sul materiali esploso nel corso degli attacchi di Parigi il 13 novembre scorso. Originario di Schaerbeek, altra municipalita’ di Bruxelles, era stato radiarto dal domicilio un anno fa dopo la sua partenza per la Siria. Gli inquirenti ritengono che abbia una responsabilita’ di rilievo nel reclutamento dei terroristi.

Najim Laachraoui: l’uomo con il cappello dell’aeroporto di Zaventem

Najim Laachraoui e Mohamed Abrini sono i nomi dei principali sospettati di questa nuova serie di attacchi coordinati. Il movente? Secondo David Sassoli, vicepresidente del Parlamento europeo non si può escludere che si tratti di una ritorsione dopo l’arresto di Abdeslam Salah, la coincidenza dei tempi tra l’arresto e i nuovi attentati potrebbe portare a pensare ad un gesto di vendetta. Molto più probabile invece che il piano fosse già stato organizzato nei minimi dettagli e che l’arresto di Salah abbia spinto gli attentatori ad entrare in azione prima del previsto. C’è infine una terza ipotesi – la meno plausibile – ovvero che l’arresto di Salah sia stato in qualche modo reso possibile dai jihadisti per poter prendere tempo e distrarre le forze di sicurezza in modo da avere più margine di movimento per tornare a colpire. Ma chi sono Laachraoui e Abrini? I loro nomi sono forse poco noti ma sono entrati nella lista dei ricercati proprio in seguito all’arresto di colui che è considerato la mente degli attacchi del 13 novembre 2015 a Parigi. Nel covo di Moleenbeek dove è stato scovato Salah sarebbero stati trovati degli indizi che avevano fatto supporre che il jihadista in questi mesi non se ne sia stato nascosto senza fare nulla ma che stesse collaborando alla progettazione di nuovi attacchi. Nel covo del jihadista la polizia avrebbe trovato delle armi e alcuni detonatori che hanno fatto supporre che la cellula terroristica stesse pianificando un nuovo attacco. Un’ipotesi confermata domencia anche dal ministro degli esteri belga Didier Reynders che ha parlato del fatto che Salah avesse ricostruito attorno a sé durante i quattro mesi di latitanza un network di jihadisti. BMF Tv riferisce che lunedì l’intelligence belga aveva lanciato un’allertata avvertendo le autorità di Bruxelles di un attacco terroristico imminente ma non non aveva indicato con precisione il luogo, la data e le modalità con le quali i jihadisti avrebbero eventualmente attaccato. Najim Laachraoui e Mohamed Abrini, potrebbero essere stati ospiti dell’appartamento dove è stato catturato Abdeslam Salah, e sarebbero riusciti a fuggire in attesa di entrare in azione.

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Soufiane Kayal alias Najim Laachraoui

Chi è Najim Laachraoui

Laachraoui, noto anche con il nome di Soufiane Kayal, sarebbe direttamente collegato agli attentati dinamitardi di Parigi: il suo DNA è stato ritrovato su due delle cinture esplosive utilizzate dai kamikaze: quella usata al Bataclan e quella per l’attacco allo Stade de France. Sarebbe quindi Najim Laachraoui, 25 anni e alcuni trascorsi in Siria nel 2013, l’artificiere degli attacchi dell’ISIS del novembre 2015. Utilizzando il falso nome di Soufiane Kayal, Laachraoui avrebbe attraversato il confine austro-ungherese nel settembre scorso assieme a Salah e a Mohamed Belkaïd il terrorista rimasto ucciso durante un blitz della polizia belga a Bruxelles giovedì scorso. Il trentunenne Mohamed Abrini, cittadino belga di origine marocchina, invece sarebbe stato filmato in compagnia di Abdeslam Salah due giorni prima degli attacchi parigini nei pressi di una pompa di benzina a Ressons, in Francia. Secondo ‘La libre belgique’, Khalid e Ibrahim El Bakraoui avevano 27 e 30 anni. Erano ricercati dalla polizia. Nell’ottobre 2010 Ibrahim fu condannato a 9 anni per avere sparato a dei poliziotti in Belgio con un kalashnikov. Nel febbraio 2011 Khalid fu condannato a 5 anni per furto d’auto e possesso di kalashnikov.

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Una foto di Najim Laachraoui

Leggi sull’argomento: Khalid e Ibrahim El Bakraoui: chi sono gli attentatori di Zaventem

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