Monte Porche, la spaccatura per il terremoto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-10-30

La spaccatura sulla montagna a Castelsantangelo sul Nera mostrata da Sky Tg 24. La faglia dell’agosto scorso

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Una spaccatura sul Monte Porche che sarebbe stata provocata dalla scossa delle 7 e 40 è stata mostrata in un servizio di SkyTg24.

La crepa si trova sopra il comune di Castel Sant’Angelo: la montagna si è letteralmente aperta a metà. Il 30 agosto nella zona del Monte Vettore era stata individuata la faglia del terremoto di qualche giorno prima. Il Monte Vettore è situato nell’appennino umbro-marchigiano al confine tra Umbria e Marche. Presenta tre versanti: quello umbro occidentale che scende fino ai Piani di Castelluccio, quelli marchigiani meridionale di Arquata del Tronto e orientale di Montegallo a maggior dislivello. È anche crollato quasi completamente l’Hotel Domus Laetitiae a Frontignano di Ussita, sulle montagne del Maceratese, nell’epicentro del terremoto, una struttura vicino agli impianti sciistici già gravemente danneggiata il 26 ottobre. E’ quanto riferisce una pattuglia della Guardia di Finanza che si é spinta fino alla località turistica a 1350 metri di altezza. L’albergo era vuoto a seguito delle scosse dei giorni scorsi. Il rifugio dell’Associazione Nazionale Alpini a Forca di Presta aveva segnalato alcune frane che hanno mosso grandi massi sul sentiero che sale da Montegallo alla cima del monte Vettore nei Sibillini.  La scossa di magnitudo 6.5 di oggi ha aperto ”una profonda fessura nel Colle dell’Infinito a Recanati, il cuore della città natale di Giacomo Leopardi, l’anima dell’Italia”, dice il sindaco Francesco Fiordomo sul luogo che ha ispirato l’Idillio più famoso di Leopardi, visitato ogni anno da milioni di turisti. Le immagini della scossa delle 7,40 riprese da alcuni cacciatori vicino al monte Vettore:

”La fessura – dice Fiordomo – ha messo in evidenza come lo scivolamento a valle, provocato da una grave debolezza idrogeologica, ha provocato danni forse irreversibili”. Le scosse di terremoto che in questa ultima settimana di ottobre si stanno lasciando dietro distruzione e disperazione hanno cambiato lo skyline dell’Italia centrale, di una buona parte della dorsale appenninica. E momentaneamente cancellato dagli itinerari turistici destinazioni conosciute anche oltre confine: la foto drammatica della Basilica di San Benedetto a Norcia crollata e distrutta ha già fatto il giro del mondo, campeggiando su moltissimi siti dei media internazionali. Castelluccio di Norcia, famosa ovunque per le lenticchie e per essere meta di appassionati di deltaplano e parapendio provenienti da tutto il mondo, è stata quasi rasa al suolo. “E’ cambiato per sempre il panorama di quella zona sull’altopiano ai piedi di monte Vettore“, ha sottolineato uno di quelli che sono riusciti a verificare la situazione sul posto. E come Castelluccio, cuore dei Monti Sibillini, tanti altri borghi delle zone appenniniche di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio sono stati dichiarati inagibili dalla Protezione Civile. Pesantemente colpiti Castel Sant’Angelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci, tutti situati intorno all’epicentro delle due fortissime scosse di terremoto che hanno interessato le province di Perugia e Macerata. Danni nella Tuscia dove si registrano lesioni, crepe e crolli anche in palazzi storici. A Civita di Bagnoregio danneggiato il campanile, a Nepi è caduta la palla medicea del palazzo comunale. Lesioni gravissime per la chiesa della Collegiata di S.Genesio. Colpiti al cuore edifici e monumenti che erano là da secoli e rappresentavano la memoria, la cultura, il punto di riferimento.
EDIT: abbiamo corretto il nome del monte, in una precedente versione dell’articolo era sbagliata.

Leggi sull’argomento: I cacciatori e il terremoto sul Monte Vettore

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