Monica Cirinnà e la telefonata notturna di Di Maio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-02-17

Monica Cirinnà all’attacco. Al Tg3 in diretta, intervistata da Bianca Berlinguer, la senatrice del Partito Democratico oggi smentisce di avere intenzione di lasciare la politica – come aveva detto stamattina dopo il rinvio alla prossima settimana della legge sulle Unioni Civili – e soprattutto sul DDL attacca il MoVimento 5 Stelle: «Non è possibile che …

article-post

Monica Cirinnà all’attacco. Al Tg3 in diretta, intervistata da Bianca Berlinguer, la senatrice del Partito Democratico oggi smentisce di avere intenzione di lasciare la politica – come aveva detto stamattina dopo il rinvio alla prossima settimana della legge sulle Unioni Civili – e soprattutto sul DDL attacca il MoVimento 5 Stelle: «Non è possibile che dopo tanto lavoro con Buccarella e Airola tutto possa cadere per una telefonata notturna di Di Maio». Di una presunta telefonata che ha fatto cambiare idea sulle Unioni Civili al MoVimento 5 Stelle ha parlato oggi su Facebook anche l’onorevole Giuditta Pini: «Si chiacchiera molto di una telefonata arrivata un’ora prima del voto che ha fatto improvvisamente cambiare posizione al M5S sul canguro, visto che l’onestà andrà di moda, giusto per chiarezza: chi era al telefono?»
monica cirinnà telefonata di Di maio
“Per ora non penso di lasciare, non si lascia il campo di battaglia” ma “certo non lascio il mio nome su una legge porcata: se il Pd ha preso tre giorni per pensarci è perché questa legge la vogliamo fare e la vogliamo fare bene”, ha detto la senatrice dem confermando che il PD non ha intenzione di cancellare la Stepchild Adoption per far passare la norma. “Questa legge ce la farà perché l’Italia non può aspettare oltre: migliaia di cittadini ce la chiedono, non solo giovani coppie gay ma io ricevo messaggi anche di mamme e nonne che chiedono diritti per queste nuove famiglie. Nessuno nega diritti a nessuno”.

giuditta pini 2
Giuditta Pini precisa sulla storia della telefonata

“Il tradimento grave di M5S – ha sottolineato Cirinnà – ha messo la legge a rischio: noi vogliamo farla ma dobbiamo trovare inumeri. I 5 stelle, come dice Pizzarotti, hanno le mani pulite ma le tengono in tasca, non hanno la capacità politica di leggere gli emendamenti della Lega rimasti in piedi, un percorso minato per far decadere la legge coi voti segreti. Io non metto in un campo minato i diritti delle persone”. Gli emendamenti dei cattodem invece “non sono emendamenti trappola, sono emendamenti alla luce del sole, di cui il Pd discute da mesi, sono limpidi e non mettono a rischio l’intera legge”. “Io – ha concluso la senatrice Pd – non penso di lasciare perché ho messo la mia funzione al servizio di una grande causa, in transatlantico si dicono tante cose. Certo sono estremamente amareggiata perché ho lavorato per mesi a un percorso con Buccarella, Airola per poi sapere che basta una telefonata notturna di Di Maio per mandare a monte anche rapporti umani“.
“Mi spiace che la Cirinnà si senta tradita da noi, ma noi continuiamo a sostenere il suo ddl con i nostri voti”, aveva detto il senatore M5S, Alberto Airola, rispondendo alle dichiarazioni della senatrice che ha dato il nome al ddl sulle unioni civili. Sulla richiesta di rinvio dell’esame che si sta discutendo in capigruppo, Airola ha detto: “Ma di che cosa ha paura il Pd? Nel momento in cui abbiamo visto la possibilità ieri di votare con un normale dibattito parlamentare il provvedimento, abbiamo detto che non saremo certo noi i primi a tradire tale possibilità. Dopo il ritiro degli emendamenti della Lega si proceda democraticamente, non si può continuare con questi metodi autoritari di Renzi”. “A loro – ha concluso Airola – piace vincere facile. Ma la democrazia non è questo”. Anche Alessio Tacconi, ex M5S ora PD, aveva attaccato Airola: “Airola (M5S) in una azzeccatissima autoironia. Da non dimenticare. #dietrofront5s #ddlcirinna‘”, aveva scritto su Twitter pubblicando questo fotomontaggio.
alberto airola

Potrebbe interessarti anche