Megamouth: il ritrovamento dello squalo troppo timido per farsi vedere

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-01-30

Un esemplare è stato pescato al largo delle Filippine, breve storia dello squalo che fino al 1976 non esisteva

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Mercoledì uno squalo Megamouth è stato ritrovato da alcuni pescatori a Marigondon su una spiaggia nelle Filippine. Di squali di questo tipo ne sono stati visti davvero pochi, negli ultimi 38 anni sono stati registrati solo 64 avvistamenti. Lo squalo Megamouth era infatti totalmente sconosciuto fino al 1976, l’anno in cui il primo esemplare venne catturato al largo delle isole Hawaii.
 
https://www.youtube.com/watch?v=32qp_GMFoFs
 
SCOPERTO PER LA PRIMA VOLTA NEL 1976
Il primo esemplare di Megamouth è stato pescato il 15 novembre 1976 al largo delle coste di Kaneohe, nelle Hawaii. Lo squalo era rimasto impigliato nell’ancora di una nave della marina militare USA. Per lo studio delle specie acquatiche la scoperta di questa nuova specie di squalo è stata, assieme a quella del Celacanto (detto “il fossile vivente) una delle più importanti del ventesimo secolo. Lo squalo Megamouth raggiunge generalmente la lunghezza di 5-6 metri ed arriva a pesare oltre una tonnellat. La sua caratteristica principale, come è possibile intuire dal nome, è il fatto di avere una bocca molto larga (oltre un metro) con denti di piccole dimensioni che hanno lo scopo di filtrare l’acqua e trattenere il cibo. Come altre specie di squali (ad esempio lo squalo balena e lo squalo elefante) il Megamouth si nutre principalmente di plancton e di altri microorganismi pelagici che vengono intrappolati all’interno della sua cavità orale. Sul labbro superiore c’è una striscia bianca composta da cellule bioluminescenti che, secondo alcuni, servirebbero ad attirare meglio le piccole prede di cui si nutre. Nonostante il suo aspetto pauroso non è quindi un pericolo predatore degli abissi. L’esemplare di Megamouth trovato mercoledì era già morto ma la scoperta rimane straordinaria proprio a causa del fatto che questo animale misterioso è piuttosto schivo. L’habitat di questa particolare specie di squalo infatti sono le profondità dell’Oceano e per questo è molto raro incontrarne uno in prossimità della costa.

Lo squalo Megamouth ritrovato nelle Filippine (via Twitter.com)
Lo squalo Megamouth ritrovato nelle Filippine (via Twitter.com)

La maggior parte dei Megamouth rimangono impigliati nelle reti da pesca e quindi vengono trovati morti. Gli avvistamenti di squali di questo tipo in libertà sono ancora più rari dei ritrovamenti fatti dai pescatori. Riguardo all’esemplare trovato nelle Filippine il sito Sharkmans riferisce che ci sono notizie contraddittorie circa le modalità con le quali è stato recuperato. Secondo alcuni sarebbe rimasto impigliato nelle reti da pesca e sarebbe morto altri invece riferiscono che lo squalo è stato visto galleggiare al largo e portato a riva da alcuni pescatori. Il video qui sotto mostra il momento in cui l’esemplare viene trascinato sulla spiaggia.

Ad oggi gli scienziati non sono ancora riusciti a dare una spiegazione sul perché fino al 1976 questa specie non sia mai stata avvistata e nemmeno sul motivo per cui non ne siano stati visti molti esemplari da allora. Secondo Quartz i motivi principali potrebbero essere due: il primo potrebbe essere la tendendenza del Megamouth a vivere a grandi profondità per andare a caccia di plancton e krill. Ma allora non si spiegherebbe come mai in questo video di Discovery Channel lo squalo non sia infastidito dalla luce dei cineoperatori:

Un’altra spiegazione potrebbe essere il fatto che lo squalo vivrebbe all’interno di aree dove l’uomo non pratica la pesca. Anche se la maggioranza dei ritrovamenti sono avvenuti al largo delle coste asiatiche del Pacifico vi sono stati casi di esemplari ritrovati in California o in Senegal.

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