Matteo Salvini e i migranti negli alberghi di lusso

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-06-17

Il Governo usa strutture alberghiere per ospitare gli immigrati, Salvini si incazza dimenticando che questa è un’idea venuta a Roberto Maroni quando era al Governo. Un nuovo grande successo per il duo dinamico della Lega Nord

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Matteo Salvini va ripetendo da mesi – e nessuno lo contraddice – la storia secondo la quale i migranti che riescono ad arrivare sulle coste italiane verrebbero ospitati in alberghi a cinque stelle, e si permetterebbero pure (questi disgraziati) di lamentarsi se i pasti non sono di loro gradimento o se manca il Wi-Fi per connettersi all’Internet. Dopo gli episodi dei migranti abbandonati a loro stessi nelle stazioni di mezza Italia l’argomento è tornato di interesse pubblico, che fine hanno fatto quegli alberghi di chi Salvini tanto parlava?
matteo salvini pasti immigrati
 
TROPPO LUSSO PER I MIGRANTI
Durante la campagna elettorale Matteo Salvini ha molto insistito sul fatto che gli immigrati venissero ospitati in alberghi di lusso (con piscina e tutti i comfort del caso) a spese degli onesti cittadini italiani che pagano le tasse. Una situazione che per Salvini era inaccettabile, all’epoca (ma si parla di un paio di mesi fa) Matteo andava in visita negli alberghi con la stessa verve con cui andava a visitare i campi nomadi. Solo se per i secondi finiva sempre con un’invocazione all’intervento della Sacra Ruspa leghista nel caso degli alberghi quel gran genio di Salvini non è riuscito a produrre un’immagine altrettanto efficace. Ad esempio il sopralluogo all’Ostello Canalbianco di Arquà Polesine (in provincia di Rovigo) dove Salvini non è stato contestato e dove è davvero difficile poter dire che gli immigrati stiano vivendo nel lusso (in una struttura dove il soggiorno costa intorno ai venti euro a notte):
matteo salvini ostello arquà polesine
In altre situazioni gli immigrati vengono ospitati il alberghi a 4 stelle, solo che gli alberghi sono chiusi da mesi, non c’è personale (che nel caso ve lo stiate chiedendo è uno dei fattori che contribuiscono alla classificazione degli hotel). La presenza delle piscine è considerata un altro scandalo da Salvini e dai suoi. Ma nelle località marittime quanti sono gli alberghi senza una piscina? Un altro caso tipico è la mistificazione della realtà. Gli immigrati vengono raccontati condurre una vita di agi e di lussi (e si lamentano pure!).
hotel venturina immigrati due stelle
 
Ma non è il caso di quelli alloggiati all’albergo Cinque Lecci di Venturina in provincia di Livorno, un due stelle fatiscente di fronte alla stazione. L’hotel con piscina e discoteca (ancora una volta, senza personale a gestirla e pulirla) è un altro (sempre della stessa proprietà), ed i richiedenti asilo non vengono trasferiti perché la struttura “non piace” come dice il servizio del programma di Del Debbio ma per motivi più seri. Come spiega il Corriere:

La mattinata ad alta tensione si è registrata a Campiglia Marittima, dove intorno alle 10 un pullman ha portato un gruppo di profughi di varie nazionalità (ghanesi, gambiani e nigeriani) davanti all’hotel Cinque Lecci, che già da giovedì ha iniziato a ospitare gli esuli. Venticinque quelli del primo gruppo, diciotto quelli arrivati oggi. Ma c’è una differenza sostanziale tra i due gruppi: il primo raccoglie persone appena sbarcate nelle coste siciliane, fuggite dagli orrori delle guerre civili africane; il secondo si trova in Italia già da circa due mesi e finora ha alloggiato in un albergo ben attrezzato a Trapani, dovuto sgomberare in fretta dati i continui arrivi. E il cambio di residenza non è piaciuto affatto ai nuovi arrivati. Tra i motivi del rifiuto anche l’inopportunità, per motivi etnico-religiosi, di alloggiare in una struttura dove già erano presenti una trentina di altri immigrati arrivati in precedenza poiché tra loro ci sono donne sposate, una prossimità che la loro religione non consente.La mattinata ad alta tensione si è registrata a Campiglia Marittima, dove intorno alle 10 un pullman ha portato un gruppo di profughi di varie nazionalità (ghanesi, gambiani e nigeriani) davanti all’hotel Cinque Lecci, che già da giovedì ha iniziato a ospitare gli esuli. Venticinque quelli del primo gruppo, diciotto quelli arrivati oggi. Ma c’è una differenza sostanziale tra i due gruppi: il primo raccoglie persone appena sbarcate nelle coste siciliane, fuggite dagli orrori delle guerre civili africane; il secondo si trova in Italia già da circa due mesi e finora ha alloggiato in un albergo ben attrezzato a Trapani, dovuto sgomberare in fretta dati i continui arrivi. E il cambio di residenza non è piaciuto affatto ai nuovi arrivati. Tra i motivi del rifiuto anche l’inopportunità, per motivi etnico-religiosi, di alloggiare in una struttura dove già erano presenti una trentina di altri immigrati arrivati in precedenza poiché tra loro ci sono donne sposate, una prossimità che la loro religione non consente.

Calcolando che il gestore delle strutture riceve dallo stato 35 euro per ogni ospite (quindi non è vero che gli immigrati ) secondo Matteo Salvini con questa cifra l’albergatore sarebbe in grado di fornire ai migranti lo stesso tipo di soggiorno a quattro o cinque stelle dei clienti che pagano il prezzo pieno. C’è qualcosa che non quadra in questa logica, caro Matteo.
Dall’altra parte d’Italia, a Cattolica (altra località di mare) gli immigrati vengono ospitati in un albergo a tre stelle con piscina E SPIAGGIA (probabilmente Matteo non voleva dire “frontemare”).
hotel royal cattolica
La struttura in questione è l’Hotel Royal Sands di Cattolica, un albergo a tre stelle che non solo non ha la piscina, ma che è gestito da un’associazione che si occupa di accoglienza e che lavora di concerto con il Governo italiano per fornire assistenza ai migranti: l’Associazione Papa Giovanni XIII.
PERCHÉ I MIGRANTI FINISCONO NEGLI ALBERGHI?
Mentre Salvini strepita e il Governo arranca nel fare fronte alla situazione emergenziale in pochi si prendono la briga di spiegare perché i migranti che arrivano in Italia vengono ospitati all’interno delle strutture alberghiere. La pratica è stata iniziata dal ministro dell’Interno del Governo Berlusconi Roberto Maroni che, per fronteggiare “l’emergenza Nordafrica” del biennio 2011-2012 aveva dato mandato di identificare le strutture (chiamati CAS, centri di accoglienza straordinaria) idonee all’accoglienza dei migranti, tra queste figuravano anche alberghi, palestre, e locali di vario genere atti ad ospitare gli immigrati giunti in Italia. Un giro d’affari milionario per coloro che misero a disposizione gli alberghi, come denunciato da questa inchiesta de L’Espresso. Come racconta Internazionale il Ministro Cancellieri mise fine all’emergenza nel 2013 mandando via (con una buona uscita da 500 euro) i migranti che a quella data ancora soggiornavano all’interno delle strutture d’accoglienza straordinaria. Le nuove recenti ondate migratorie hanno però evidentemente convinto il Governo Renzi ad adottare la stessa strategia ideata da Maroni. Strategia che oggi Salvini critica ferocemente, ma dov’era il Capitano quando veniva denunciata la situazione scandalosa dei CAS? Ecco un altro caso di doppio standard leghista, che si aggiunge alla mega sanatoria per gli immigrati, ai fondi elargiti per la costruzione dei campi nomadi e alle quote latte. Tutte iniziative leghiste che sono state pagate con i soldi dei cittadini che pagano le tasse. Oggi come allora.

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