Maternità surrogata: e il divorzio allora?

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2014-11-13

Criticate la Cassazione mentre il divorzio e l’aborto vi vanno bene? Ipocriti!

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Come previsto la vicenda di ieri ha scatenato vari e fantasiosi commenti. Giuliano Guzzo (Quel curioso, improvviso e tardivo amore per il figlio, 13 novembre 2014) pone davvero domande scomode. Guzzo domanda e non ha nemmeno bisogno di rispondere, come per ogni domanda retorica che si rispetti. Come fate a criticare la decisione della Cassazione e al contempo il divorzio? E addirittura l’aborto? È solo ipocrisia la vostra!

Davvero curioso, infine, che ci si soffermi – come qualcuno ha fatto – sulle ripercussioni sulla salute e sull’equilibrio del bambino della decisione della Cassazione. Se infatti da un lato nessuno esclude che l’intera vicenda, soprattutto per come si è conclusa, potrà purtroppo produrre conseguenze almeno psicologiche sul piccolo, dall’altro è paradossale che le stesse persone che difendono e fino ad oggi hanno difeso a spada tratta, per esempio, l’istituto del divorzio – sui cui devastanti effetti sulla salute dei figli abbiamo fiumi di letteratura -, di punto in bianco indossino i panni dei paladini del bene del bambino. Se inoltre consideriamo che, oltre al divorzio, i paladini dei “nuovi diritti” ritengono intoccabile anche l’aborto volontario – pratica non esattamente conciliabile con l’accoglienza e il bene del figlio -, tutto diventa chiaro; questo curioso, improvviso e tardivo amore per il figlio è fasullo. E’ solo l’ennesimo monumento all’ipocrisia della cultura dei desideri, che considera i diritti dei più piccoli ad intermittenza: quando le conviene.

E il divorzio?
Aspettiamo fiduciosi la letteratura che dimostrerebbe gli effetti devastanti del divorzio (ma è ovvio, cosa volete). Aspettiamo inutilmente anche che si spieghi meglio cosa c’entra l’aborto. Intanto qui potete scaricare la sentenza.

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