Come Maroni ferma il suo processo con una candidatura

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-05-06

Il presidente della Regione Lombardia si candida capolista a Varese.

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Il presidente della Regione Lombardia, a processo per le presunte pressioni per far ottenere un lavoro e un viaggio a Tokyo a due ex collaboratrici, si candida capolista alle prossime Amministrative di Varese. E, con l’occasione della campagna elettorale, ha chiesto al Tribunale di rinviare e sospendere il procedimento contro di lui. Richiesta accettata: stop alle udienze fino al 23 giugno, quando le urne saranno già chiuse. Nell’istanza presentata dal suo avvocato, Domenico Aiello, c’è il richiamo al diritto all’elettorato passivo ed è corredata dalla delibera dell’Agcom sulla par condicio elettorale. Il pm Eugenio Fusco – rappresentante dell’accusa- ha detto di non volere “fare questioni”, anche se ha proposto di andare comunque avanti con le questioni preliminari, visto che questa è una “fase neutra del procedimento ”che non avrebbe quindi ripercussioni sulla campagna elettorale. Niente da fare: tutto resterà fermo fino alla fine degli ipotetici ballottaggi. Polemica delle opposizioni,anche perché per il prossimo mese si fermeranno anche i lavori del consiglio regionale.

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Lo status di Maroni in cui parlava del suo processo

La casualità della candidatura non è sfuggita all’opposizione. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, “ha usato l’ennesimo escamotage per sfuggire alla giustizia come un Berlusconi qualsiasi, viene il legittimo sospetto che la sua candidatura a Varese sia stata utilizzata solo per ottenere l’ennesimo rinvio al suo processo”, dichiara il capogruppo M5S al Consiglio regionale della Lombardia, Gianmarco Corbetta. Secondo Corbetta, è “una vergogna un presidente di Regione che scappa dai giudici”, ma “è un film già visto e siamo certi che alla prossima udienza, il 23 giugno, Maroni si inventerà un altro escamotage per rinviare ancora”. Emanuele Fiano, componente della segreteria nazionale del PD, usa l’ironia: “Di sicuro la politica per molti è una missione di vita, un qualcosa da cui non si può stare lontani. Forse per questo motivo il Governatore della Lombardia Maroni si è candidato al consiglio comunale di Varese. Non crediamo certo che lo abbia fatto per bloccare il procedimento giudiziario nei suoi confronti ora che si avvicinano le amministrative e in particolare il voto per il sindaco di Milano. D’altra parte quando c’e’ la passione certe cose non si fanno per bene proprio ma per puro spirito di servizio. Salvini di sicuro potrà rassicurarci in proposito”, aggiunge.

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