Marcello De Vito, Daniele Frongia e la guerra dei dossier

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-12-24

C’è chi dice sia stato Marra a confezionare il dossier contro il presidente dell’Assemblea Capitolina in piena campagna per le “comunarie”. Lui risponde così

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Marcello De Vito rilascia oggi un’intervista a Giovanna Vitale di Repubblica nella quale con molta sincerità, e a differenza di altri, ammette che di Raffaele Marra il M5S aveva chiesto la rimozione alla sindaca che però ha fatto orecchie da mercante. Nel finale dell’intervista si parla anche del dossier su di lui che aveva portato a un piccolo processo di fronte agli attivisti capeggiati dai tre consiglieri Raggi, Frongia e Stefàno:

Lei frequentava Marra, ci è mai andato a pranzo, come spesso facevano Frongia e Romeo sulla terrazza Caffarelli?
«Ho visto Marra una sola volta nel corso della scorsa consiliatura, insieme con Romeo e Frongia. Era il 2013, dunque ben prima che fosse nominato vicecapo di gabinetto della sindaca. Non lo frequentavo. Non ci sono mai andato a pranzo né a cena, men che meno sulla terrazza Caffarelli. Di solito mangio un panino con il mio staff. Non è un segreto che alcuni di noi avessero avvertito Virginia sull’opportunità di trattenerlo in un ruolo di assoluta vicinanza con lei».
C’è chi dice sia stato Marra a confezionare il dossier contro di lei in piena campagna per le “comunarie”. Lo sapeva?
«Se la notizia venisse confermata sarebbe gravissimo, ma la prenderei come una medaglia al valore. Significa che stavo lavorando bene, come continuo a fare. So di stare dalla parte giusta».

virginia raggi marcello de vito
Il post con cui la Raggi segnalava il nostro articolo che parlava della bufala del dossier su Facebook

La sindaca ha perso la fiducia dei vertici del Movimento, la città è in difficoltà su tutti i fronti, la giunta naviga a vista: quanto si può durare così?
«Roma è in difficoltà su molti fronti non da oggi. Dare un giudizio adesso mi pare prematuro. Gli assessori hanno grande capacità, sanno come attuare il nostro programma. Quindi non mi pongo la domanda. Errori sono stati commessi. Ora andiamo avanti. Ce lo chiede la città».
Se Raggi dovesse ricevere un avviso di garanzia, cosa succederà? La sindaca si autosospenderà, il M5S le toglierà il simbolo o farete finta di nulla?
«Non si ragiona sui “se”. Nel caso arrivasse, ne valuteremo i contenuti con il nostro garante».

Leggi sull’argomento: Il dossieraggio contro Marcello De Vito

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