L'esplosione a Manhattan

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-09-18

La deflagrazione è avvenuta mentre Barack Obama e Hillary Clinton parlavamo a un gala di raccolta fondi della Black caucus foundation, a New York. Si parla di 25 feriti. La bomba forse in un cassonetto. Altri due ordigni artigianali in zona

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Secondo il dipartimento dei vigili del fuoco a Manhattan è esploso un ordigno causando vari feriti. La deflagrazione è avvenuta mentre Barack Obama e Hillary Clinton parlavamo a un gala di raccolta fondi della Black caucus foundation, a New York. Sul luogo dell’esplosione a Manhattan ci sono anche l’Fbi e rappresentanti del ministero dell’Interno: lo ha riferito alla tv New York 1 il consigliere comunale Corey Johnson, che rappresenta l’area. La notizia della deflagrazione arriva poche ore dopo l’esplosione di un ordigno a Seaside Park, New Jersey, poco prima del passaggio dei partecipanti ad una gara podistica.

L’esplosione a Manhattan

L’ordigno esploso a New York, secondo alcuni media, sarebbe stato nascosto in un cassonetto della spazzatura, come quello esploso stamane nel New Jersey. Ma c’è chi dice che potrebbe essere esploso accidentalmente nelle mani degli attentatori. Per adesso si parla di 25 feriti, nessuno in pericolo di vita. L’esplosione è avvenuta alla vigilia dell’assemblea generale dell’Onu, quando a New York sbarcano decine di capi di Stato e di governo. Al momento dell’esplosione il presidente Barack Obama era a Washington Dc con Hillary Clinton, a una cena di gala della Congressional Black Caucus Foundation.

La bomba sarebbe di fabbricazione artigianale. Si parla di un secondo ordigno ritrovato nella 22esima Strada ma non ci sono conferme. Secondo fonti di polizia citate dalla Cnn si tratterebbe di un ordigno esplosivo improvvisato, secondo altre fonti citate da altri media gli investigatori starebbero considerando anche l’ipotesi di una deflagrazione causata accidentalmente da esplosivi da costruzione. In ogni caso le forze dell’ordine sembrano non escludere nulla al momento, neppure l’ipotesi di un attentato dato che è presente anche la task force antiterrorismo, oltre all’Fbi e funzionari del ministero dell’Interno. L’antiterrorismo sta indagando anche su un altro ordigno esploso sempre ieri in un cestino della spazzatura lungo il tragitto di una corsa podistica a Seaside Park, in New Jersey. Anche il presunto ordigno esploso a Manhattan si trovata dentro o vicino ad un cassonetto della spazzatura. Bill De Blasio, sindaco di New York, ha parlato di atto intenzionale dopo aver detto, poco prima, che non c’erano evidenze per parlare di terrorismo. La tesi è stata confermata in conferenza stampa dal commissario della polizia di New York, James O’Neill. Intanto la stima dei feriti è salita a 29 persone.  “Le esatte cause dell’esplosione avvenuta a Manhattan non sono ancora state determinate”, ha detto O’Neill.
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Subito sono spuntate ipotesi di collegamenti con quanto accaduto in New Jersey, ma il sindaco de Blasio ha escluso legami tra i due episodi, almeno per ora. Ad tenere alta la tensione la scoperta di un secondo possibile ordigno sulla 27/ma strada, poco lontano dal primo. Obama, ha reso noto la Casa Bianca, ”e’ stato informato dell’esplosione a New York, la cui causa resta oggetto di indagine”. Anche gli investigatori per ora confermano che le cause estate non sono state determinate. Prudenti entrambi i candidati alla Casa Bianca, che hanno detto di voler attendere informazioni piu’ precise, pur usando tutti e due la parola ‘bomba’, mai usata pero’ dagli investigatori nelle prime ore dell’indagine. In ogni caso la tensione resta alta e anche questa esplosione rischia di riflettersi sulle presidenziali riproponendo la questione della sicurezza. Per quanto riguarda il secondo ordigno, si tratterebbe, a quanto riferisce la Cnn, di una pentola a pressione con un cablaggio di colore scuro che fuoriesce dall’alto della pentola. Nessuno dei funzionari, secondo quanto riferisce sempre la Cnn, è stato in grado di dire cosa ci sia dentro la pentola. La polizia di New York starebbe esaminando un terzo “sito di interesse” che potrebbe essere legato all’attentato di ieri sera nel quartiere di Chelsea a Manhattan: lo scrive il quotidiano britannico The Guardian. Finora, oltre all’ordigno esploso sulla 23ma strada, la polizia ha trovato un secondo ordigno artigianale (realizzato con una pentola a pressione) sulla 27ma strada.

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