Come mai Paola Muraro non ha partecipato alla Giunta che ha nominato il DG di AMA?

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-08-19

Ufficialmente non è tornata dalle ferie. Ma è quantomeno curioso che l’assessora all’Ambiente Paola Muraro non abbia in alcun modo partecipato alla Giunta che ha scelto Stefano Bina come nuovo direttore generale dell’AMA, l’azienda dei rifiuti romana con la quale la delegata della sindaca ha ingaggiato una guerra personale. Anche perché la sindaca di Roma, …

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Ufficialmente non è tornata dalle ferie. Ma è quantomeno curioso che l’assessora all’Ambiente Paola Muraro non abbia in alcun modo partecipato alla Giunta che ha scelto Stefano Bina come nuovo direttore generale dell’AMA, l’azienda dei rifiuti romana con la quale la delegata della sindaca ha ingaggiato una guerra personale. Anche perché la sindaca di Roma, invece, dalle ferie ci è tornata per garantire il numero legale in giunta. Ma oggi che la decisione sul DG è stata presa non può non tornare in mente che la stessa Muraro aveva detto pubblicamente che per quel ruolo si aspettava la promozione di un interno. E a quanto pare la scelta sarebbe dovuto ricadere su Alessandro Muzi, che aveva accompagnato l’assessora nel famoso blitz di Rocca Cencia e di cui poi Daniele Fortini, nell’audizione in commissione ecomafie, non aveva parlato in termini del tutto lusinghieri.
paola muraro
Si potrebbe anche ipotizzare quindi che l’assenza dell’assessora non fosse dovuta soltanto all’impossibilità di tornare dalle ferie, ma anche a qualcos’altro. Anche perché, scrive oggi il Messaggero, la scelta di Stefano Bina sarebbe stata fatta d’intesa con la Casaleggio Associati, anche se dietro l’indicazione, abbastanza singolare visto che il nuovo DG passa da una città con 40mila abitanti a una un po’ più grandina, ci sarebbero anche “la parmigiana Barbara Piermarioli, commercialista che a Voghera ha lavorato al fianco di Bina, e il deputato M5S Alfonso Bonafede”:

È lui che sta creando network di tecnici da chiamare in Campidoglio. Bina viene visto come un affidabile esecutore della linea politica, anche se bisognerà valutare sul campo se riuscirà a comprendere in tempi rapidi la realtà romana, tenendo conto che il suo incarico dovrebbe durare tre mesi, in attesa di espletare il bando pubblico. Altro dato curioso: a Voghera il Movimento 5 Stelle fu molto critico per come partì il nuovo sistema di raccolta differenziata e anche ieri, nella chat interna della zona, non mancavano le perplessità. Tornando a Roma, Fratelli d’Italia ha parlato di nomina illegittima, perché violerebbe lo statuto dell’Ama.

Leggi sull’argomento: Daniele Frongia, Paola Muraro e Roma pulita entro il 20 agosto

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