Come mai i grillini non hanno avvertito Raggi e Grillo della storia delle polizze?

di Lorelei

Pubblicato il 2017-02-05

Fiorenza Sarzanini sul Corriere di oggi ribadisce quanto scritto ieri a proposito della storia delle polizze vita di Salvatore Romeo e di come la notizia sia arrivata a giudici e giornali. Roberta Lombardi ieri ha smentito e annunciato querele contro chi la tirava in ballo. Scrive il Corriere: Almeno quattro giorni prima dell’interrogatorio di Virginia …

article-post

Fiorenza Sarzanini sul Corriere di oggi ribadisce quanto scritto ieri a proposito della storia delle polizze vita di Salvatore Romeo e di come la notizia sia arrivata a giudici e giornali. Roberta Lombardi ieri ha smentito e annunciato querele contro chi la tirava in ballo. Scrive il Corriere:

Almeno quattro giorni prima dell’interrogatorio di Virginia Raggi, esponenti dei Movimento 5 Stelle sapevano che Salvatore Romeo aveva aperto svariate polizze sulla vita intestandole ai grillini. Perché nessuno di loro ha informato la sindaca di Roma? Possibile che abbiano tenuto all’oscuro anche i leader nazionali del movimento? La guerra interna che si sta consumando in queste ore, prende nuova linfa da tutto quello che è accaduto nell’ultima settimana.

roberta lombardi
Lo status di Roberta Lombardi

E spiega:

Ufficialmente nessuno tra i grillini interrogati dice di sapere nulla di queste operazioni finanziarie di Romeo, eppure qualche ora dopo la vicenda comincia a circolare in ambienti giornalistici. Giovedì, i pm chiedono chiarimenti a Raggi, visto che sei mesi dopo averla indicata come beneficiario in caso di morte lo ha nominato capo della sua segreteria. Lei giura di non averlo mai saputo, appare davvero sorpresa quando le mostrano la copia della polizza da 30 mila euro. Mentre l’interrogatorio è ancora in corso, la notizia viene pubblicata sui siti internet de L’Espresso e del Fatto quotidiano. Raggi appare di nuovo stretta in una trappola.
Il suo entourage fa filtrare l’indiscrezione che l’informazione possa arrivare dai suoi avversari interni al Movimento. Si scopre che effettivamente tutti i testimoni dell’inchiesta sul dossieraggio sapevano dell’esistenza delle polizze. Lombardi nega di essere la «fonte» e annuncia querele, eppure è la ricostruzione di quanto accaduto in quei giorni a dimostrare che fu una delle prime a venire a conoscenza della vicenda.

In effetti però pretendere che si avvisassero la Raggi e Grillo di una cosa appresa durante gli interrogatori è strano, visto che ciò rappresenterebbe una violazione del segreto. come del resto segnalato nella lettera dell’avvocato della Lombardi Ervin Rupnik a Repubblica. Ironia della sorte: questa però sarebbe la stessa motivazione che Pizzarotti ha dato per spiegare perché non abbia avvertito i vertici del MoVimento dell’indagine su di lui per abuso d’ufficio. A lui non bastò per evitare la sospensione.
EDIT 15,38: Roberta Lombardi torna a smentire, ancora più chiaramente, su Facebook, quanto scritto dai giornali in relazione alla questione delle polizze qui sopra raccontato:

Voglio essere chiara, perché quello che si sta verificando è qualcosa di infamante nei miei riguardi e non posso accettarlo. Non posso. Vengo chiamata come persona informata sui fatti nell’ambito di una indagine che la Procura di Roma sta portando avanti a seguito di un esposto presentato non dalla sottoscritta, ma dal senatore Augello, esponente di un’altra forza politica. Tra le domande postemi dai Pubblici Ministeri, come risulta dal verbale, nessuna riguarda polizze assicurative di cui tra l’altro non ho mai sentito parlare sino ai fatti di questi giorni. La mia deposizione, come quella delle altre persone ascoltate, viene messa a verbale come previsto dalla legge, finisce agli atti dell’indagine e quindi puo’ essere oggetto di esame per eventuali interrogatori futuri. Diventa un’informazione di cui successivamente potra’ disporre non solo la Procura e non solo io. Un’informazione che puo’ essere manipolata e girata ad alcuni giornali, suggerendo magari che sia stata io – com’è stato falsamente scritto – ad informare i PM della polizza contratta da Salvatore Romeo.
Questo non è assolutamente vero, oltre che assurdo e risulta dagli atti della mia deposizione. Non avrei mai potuto informare alcuno sulle domande dei giudici perché questo avrebbe potuto costituire reato: rivelazione del segreto istruttorio. Siamo il M5S, non Forza Italia o il Pd e abbiamo il dovere di rispettare e avere fiducia nel lavoro della magistratura. Tutto il resto emerso in questi giorni su diversi quotidiani fa dunque parte di una grande campagna di fango attivata contro di me, tesa a mostrarci divisi mentre invece remiamo tutti nella stessa direzione. Ma io non me ne resterò ferma a guardare, ho già querelato chi ha scritto il falso e sono certa che le indagini della magistratura faranno luce sulla regia di questa campagna diffamatoria, evidentemente studiata a tavolino da qualcuno. Andrò avanti con tutta me stessa per avere giustizia e verità. E tutto questo perché io sto con il M5S, perché ho sempre fatto miei i valori che Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ci hanno trasmesso per sostenere questo splendido progetto di partecipazione. Ho dieci anni di impegno sul territorio che parlano per me. Dieci anni durante i quali ho difeso e messo in atto questi valori. Non devo aggiungere nient’altro.

Leggi sull’argomento: Chi ha parlato delle polizze di Romeo a giudici e giornali?

Potrebbe interessarti anche