Ma davvero a Chernobyl non è mai morto nessuno?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-09-15

Franco Battaglia ha detto che i morti sono stati cinquanta (in realtà pare siano stati sessantacinque). Ma i decessi per cancro alla tiroide non sono stati 6.800 come sosteneva all’epoca Bonelli dei Verdi

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Ieri Beppe Grillo è stato condannato in primo grado per diffamazione nei confronti di Franco Battaglia docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia. I fatti sono noti, dopo la partecipazione del Prof. Battaglia ad una puntata di Anno Zero nel 2011 Grillo durante un comizio a S. Benedetto del Tronto aveva attaccato Battaglia definendolo “consulente delle multinazionali” e minacciando di sbatterlo fuori dalla televisione, denunciarlo e mandarlo in galera. Cosa aveva scatenato l’ira di Grillo? Alcune dichiarazioni fatte da Battaglia in merito alla sicurezza delle centrali nucleari, in particolare in quella puntata del due giugno 2011 Battaglia aveva asserito che a Chernobyl e a Fukushima non era morto nessuno.

IL RAPPORTO UNSCEAR E COSA HA DETTO BATTAGLIA
Innanzitutto partiamo dal video incriminato. Davvero Battaglia ha detto che ci sono stati zero morti? Sì e no. Battaglia lo dice chiaramente: «Chernobyl è una colossale mistificazione mediatica». In questi venticinque anni ci sono stati zero morti. In realtà nel video Battaglia, riportando i dati dell’UNSCEAR ricorda che l’incidente di Chernoby ha causato cinquanta morti. Decessi che vengono così ripartiti: tre sono coloro che sono morti nell’esplosione (due sotto le macerie e uno d’infarto); dei centotrentaquattro “liquidatori” cui è stata riconosciuta la sindrome da radiazione acuta ne sono morti ventotto nei primi tre mesi. Il numero di morti “immediate” quindi è trentuno. Dei restanti liquidatori ne sono morti negli anni altri diciannove per un totale di cinquanta morti. Questo è in effetti esattamente quanto è riportato dal rapporto dell’UNSCEAR:

The Chernobyl accident caused many severe radiation effects almost immediately. Of 600 workers present on the site during the early morning of 26 April 1986, 134 received high doses (0.8-16 Gy) and suffered from radiation sickness. Of these, 28 died in the first three months and another 19 died in 1987-2004 of various causes not necessarily associated with radiation exposure

Ma il rapporto USCEAR dice altro, che Battaglia omette: ovvero che la maggioranza di coloro che sono intervenuti sono a rischio:

In addition, according to the UNSCEAR 2008 Report, the majority of the 530,000 registered recovery operation workers received doses of between 0.02 Gy and 0.5 Gy between 1986 and 1990. That cohort is still at potential risk of late consequences such as cancer and other diseases and their health will be followed closely.

A questi naturalmente vanno aggiunti i decessi nella popolazione civile causati dalla fortissima esposizione alle radiazioni. Decessi non immediati. Battaglia nel video sostiene che secondo l’UNSCEAR non si è osservato l’aumento dell’incidenza di alcuna radiopatologia, ovvero l’incidente non ha causato un aumento dei decessi a causa di tumori. Angelo Bonelli, dei Verdi, rapporto alla mano (dicendo che il Popolo della Rete ha letto i documenti UNSCEAR) parla di 6.800 decessi per tumore alla tiroide, ma non è vero nemmeno questo, perché il rapporto parla di 6.000 casi di tumore alla tiroide:

By 2005, more than 6,000 thyroid cancer cases had been diagnosed in this group, and it is most likely that a large fraction of these thyroid cancers is attributable to radioiodine intake. It is expected that the increase in thyroid cancer incidence due to the Chernobyl accident will continue for many more years, although the long-term increase is difficult to quantify precisely.

Fonte: http://www.who.int/ionizing_radiation/chernobyl/who_chernobyl_report_2006.pdf
Fonte: http://www.who.int/ionizing_radiation/chernobyl/who_chernobyl_report_2006.pdf

Non è del tutto vero quindi come dice Battaglia, che il rapporto stabilisce che non c’è stato alcun aumento di patologie collegate all’esposizione alle radiazioni. Il rapporto UNSCEAR (come quello dell’OMS che fa riferimento a più di 4.000 casi) parla chiaramente di un aumento dell’incidenza del cancro alla tiroide tra coloro che sono stati esposti alle radiazioni in tenera età, così come di un aumento dei casi di leucemia e di cataratta tra i lavoratori della Centrale:

Apart from the dramatic increase in thyroid cancer incidence among those exposed at a young age, and some indication of an increased leukaemia and cataract incidence among the workers

E prosegue proprio con le stesse parole di Battaglia:

there is no clearly demonstrated increase in the incidence of solid cancers or leukaemia due to radiation in the exposed populations. Neither is there any proof of other non-malignant disorders that are related to ionizing radiation. However, there were widespread psychological reactions to the accident, which were due to fear of the radiation, not to the actual radiation doses.

Il numero di persone esposte alle radiazioni e il dosaggio (fonte: https://www.iaea.org/)
Il numero di persone esposte alle radiazioni e il dosaggio (fonte: https://www.iaea.org/)

E PER QUANTO RIGUARDA I TUMORI?
Un altro rapporto, dell’IAEA, riprende sostanzialmente gli stessi dati dell’UNSCEAR riguardo i decessi immediati dovuti alla sidrome acuta da radiazioni (ARS):

According to UNSCEAR (2000), ARS was diagnosed in 134 emergency workers. In many cases the ARS was complicated by extensive beta radiation skin burns and sepsis. Among these workers, 28 persons died in 1986 due to ARS. Two more persons had died at Unit 4 from injuries unrelated to radiation, and one additional death was thought to have been due to a coronary
thrombosis. Nineteen more have died in 1987–2004 of various causes; however their deaths are not necessarily — and in some cases are certainly not — directly attributable
Population category Number Average dose (mSv) Liquidators (1986–1989) 600 000 ~100 Evacuees from highly-contaminated zone (1986) 116 000 33 Residents of “strict-control” zones (1986–2005) 270 000 >50 Residents of other ‘contaminated’ areas (1986–2005) 5 000 000 10–20 Summary of average accumulated doses to affected populations from Chernobyl fallout to radiation exposure. Among the general population exposed to the Chernobyl radioactive fallout, however, the radiation doses were relatively low, and ARS and associated fatalities did not occur.

Il calcolo dei morti (e dei malati) di cancro a causa delle radiazioni però è più complicato perché è difficile distinguere i casi di tumore causati dalle radiazioni da quelli provocati da altre cause. Un gruppo di esperti ritiene che delle 600.000 persone (tra lavoratori, liquidatori e residenti delle aree più contaminate) più esposte alle radiazioni l’aumento dell’incidenza dei tumori è di poco più dell’1%.

This might eventually represent up to four thousand fatal cancers in addition to the approximately 100 000 fatal cancers to be expected due to all other causes in this population. Among the 5 million persons residing in other ‘contaminated’ areas, the doses are much lower and any projected increases are more speculative, but are expected to make a difference of less than one per cent in cancer mortality.

Il rapporto IAEA riduce anche il numero di casi di cancro alla tiroide tra coloro che erano adolescenti nel periodo dell’incidente:

However, among the more than 4000 thyroid cancer cases diagnosed in 1992–2002 in persons who were children or adolescents at the time of the accident, fifteen deaths related to the progression of the disease had been documented by 2002.

Calcolando anche queste quindici morti documentate per cancro alla tiroide il numero delle vittime dell’incidente di Chernobyl sale a sessantacinque (e non cinquanta come sosteneva Battaglia). Il rapporto IAEA conferma che l’aumento dei cancri alla tiroide tra la popolazione colpita proseguirà ancora per molti anni anche se l’impatto è difficile da quantificare. L’IAEA fa notare che:

It should be noted that early mitigation measures taken by the national authorities helped substantially to minimize the health consequences of the accident. Intake of dose of the residents of Pripyat by a factor of 6 on average.

Il rapporto dell’IAEA conferma sostanzialmente i dati dell’UNSCEAR riguardo l’incidenza di leucemie e cataratte. Non ci sono evidenze di un aumento correlato dei tumori e delle leucemie:

There is therefore no convincing evidence at present that the incidence of leukaemia or cancer (other thanthyroid) has increased in children, those exposed in-utero, or adult residents of the ‘contaminated’ areas.

ma avverte che forse è ancora presto per fare una valutazione completa delle conseguenze per quanto riguarda la diffusione dei tumori e che quindi è necessario continuare a monitorare la popolazione.

It is thought, however, that for most solid cancers, the minimum latent period is likely to be much longer than that for leukaemia or thyroid cancer — of the order of 10 to 15 years or more — and it may be too early to evaluate the full radiological impact of the accident. Therefore, medical care and annual examinations of highly exposed Chernobyl workers should continue

Ed sostanzialmente quanto dice anche il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità:
oms tumori chernobyl
L’OMS però invita alla prudenza, il fatto che non ci siano attualmente prove riguardo una maggiore incidenza di casi (e di mortalità) relativa a tumori diversi da quello alla tiroide non significa di per sé che l’incidente di Chernobyl non ha avuto alcun ruolo in questo senso. Il rapporto del 2006 invita a continuare il monitoraggio per meglio accertare l’eventuale correlazione tra l’esposizione alle radiazioni e l’incidenza di tumori nella popolazione residente nell’area.        
L’IAEA ci dice anche qualcosa di più sui danni a lungo termine. Ci sono stati studi infatti riguardo ai rischi di trasmettere malformazioni ai figli, che è uno degli aspetti più spaventosi dell’incidente di Chernobyl. Da un lato il tasso riproduttivo è nella media, la popolazione non è sterile:

Because of the relatively low dose levels to which the populations of the Chernobyl affected regions were exposed, there is no evidence or any likelihood of observing decreased fertility among males or females in the general population as a direct result of radiation exposure. These doses are also unlikely to have any major effect on the 20 number of stillbirths, adverse pregnancy outcomes or delivery complications or the overall health of children.

Dall’altro tiene conto di un aumento modesto di casi di malformazioni, sia nelle aree contaminate sia in quelle non contaminate, secondo l’IAEA questo non è dovuto alle radiazioni ma all’aumento delle registrazioni di individui nati con malformazioni congenite:

There has been a modest but steady increase in reported congenital malformations in both ‘contaminated’ and ‘uncontaminated’ areas of Belarus since 1986; This does not appear to be radiation-related and may be the result of increased registration.

Insomma a quanto pare aveva ragione Battaglia, ma tranquilli, anche nel peggiore dei casi Beppe Grillo non andrà in galera.

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