Il M5S contro il «Raggio Magico»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-07-10

Il Messaggero di oggi, in un articolo a firma di Simone Canettieri, inventa una nuova categoria cognitiva per raccontare le turbolenze interne al MoVimento 5 Stelle per la giunta di Roma e gli assessorati. Prendendo a prestito il “cerchio magico” di bossiana memoria, poi già reinventato in “Giglio Magico” all’epoca di Renzi, ecco a voi …

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Il Messaggero di oggi, in un articolo a firma di Simone Canettieri, inventa una nuova categoria cognitiva per raccontare le turbolenze interne al MoVimento 5 Stelle per la giunta di Roma e gli assessorati. Prendendo a prestito il “cerchio magico” di bossiana memoria, poi già reinventato in “Giglio Magico” all’epoca di Renzi, ecco a voi l’esordio del “Raggio Magico”:

La tensione di queste ore deriva dalle nomine che saranno portate in giunta la prossima settimana. All’ordine del giorno, ci sono decine di contratti per gli staff dei nove assessori ma anche per la segreteria politica del sindaco fino al portavoce e il capo ufficio stampa. Raggi, racconta chi le sta vicino,vuole «muoversi in autonomia», lasciando ai vari componenti della squadra la possibilità di chiamare i collaboratori che ritengono più opportuni. Per fare qualche esempio: Marcello Minenna, il dirigente Consob che si occuperà del bilancio e delle partecipate di Roma (deleghe che non hanno nulla da invidiare, per portafoglio e personale, a quello di un ministro) ha già pronta una squadra di tecnici da portarsi dietro.

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Stesso discorso per Luca Bergamo, responsabile della Cultura della Capitale, altro fronte di una certa importanza come si può immaginare. In tutto ciascun assessore può “spendere” per lo staff fino a 300mila euro lordi all’anno. Una partita non da poco, che appunto sta creando tensioni. Da una parte il direttorio, dall’altra, e non è una novità, il «Raggio magico» che reclama indipendenza nelle scelte. Dal M5S di Roma confermano la ricostruzione de Il Messaggero e spiegano: «Ove sarà necessario sarà dato un contributo anche agli assessori per verificare se i soggetti che chiameranno all’interno dei loro staff siano compatibili con il progetto del MS5».

La nuova locuzione serve a raccontare il vaglio dei collaboratori degli assessori da parte della Casaleggio. Secondo il contratto scritto dalla Casaleggio, le principali nomine dei collaboratori dovranno essere sottoposte allo Staff pentastellato con delega a Roma, scrive il quotidiano. Visto che la sindaca si è dotata di assessori con personalità importanti – da Minenna a Berdini passando per Bergamo – chissà come la prenderà la Giunta.

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