M5S, il piano per il reddito di cittadinanza a Roma

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-07-19

3600 euro all’anno per 50mila o 250mila famiglie della Capitale: il lavoro degli assessorati competenti per un progetto entro due anni

article-post

Ieri l’uscita di Marcello De Vito sul reddito di cittadinanza a Roma non era casuale. Nonostante la proposta non si trovasse nel programma elettorale della sindaca Virginia Raggi, il Corriere della Sera nell’edizione romana racconta di come il piano per il reddito di cittadinanza a Roma faccia parte dei progetti dell’amministrazione a 5 Stelle. L’idea è quella di portarlo a regime dopo due anni di amministrazione virtuosa e attraverso i risparmi che ne deriverebbero. Le cifre, è bene dirlo, sono imponenti: si parla di 180 milioni o di quasi un miliardo di spesa a seconda dei progetti: del primo beneficerebbero 50mila romani in difficoltà economica, del secondo 250mila famiglie. Spiega il quotidiano:

Già in Campidoglio gli assessorati competenti stanno facendo i primi calcoli, sono stati elaborati addirittura due piani di intervento per un doppio bacino di fruitori. Il primo è quello più stretto, forse con più garanzie di attuazione a medio termine: riguarda i 50mila romani che, per motivi di particolare indigenza o difficoltà economica, a fine 2018 avranno diritto all’assegno in base alle graduatorie, e prevede 300 euro al mese per dodici mesi, cioè 3600 euro all’anno per un totale di 180 milioni di intervento.

virginia raggi marcello de vito
Il post con cui la Raggi segnalava il nostro articolo che parlava della bufala del dossier su Facebook

Il secondo ha invece un respiro più ampio, collegato ai margini del piano di rientro graduale dal debito del Comune: stesso quantitativo di euro mese/anno, 300, ma base quintuplicata, cioè le 250 mila famiglie romane con i requisiti per ottenere l’assegno dal Campidoglio, per un totale di 900 milioni di euro di intervento. Ovviamente si tratterebbe di una svolta, annunciata sì nel format di programma elettorale del Movimento 5 Stelle e già portata avanti in città cinquestelle come Livorno e Pomezia. Ma a cifre dieci volte inferiori rispetto a Roma, sia nel particolare che nel quadro generale: 300 euro al mese nella Capitale, 30 al mese nelle altre due città che hanno già messo in pratica il reddito di cittadinanza.

Leggi sull’argomento: La pensione di reversibilità alle giovani vedove sarà il nuovo reddito di cittadinanza?

Potrebbe interessarti anche