Il M5S e la storia dei 58 milioni per ATAC cancellati

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-09-20

L’assessora Meleo in Aula gliele ha cantate forti e chiare all’opposizione illustrando la delibera sui 18 milioni per la metro A. Un duro atto d’accusa nei confronti del prefetto Tronca e di chi non ha fatto nulla quando quei fondi sono “spariti”. Vediamo chi è stato zitto e dove sono finiti quei soldi

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«Erano stati stanziati 58 milioni di euro per la manutenzione straordinaria, che fine hanno fatto? Sono stati cancellati con una variazione di bilancio prima delle elezioni e Atac rimasta senza. Non mi risulta che nessuno abbia sollevato il problema»: oggi l’assessora alla Mobilità di Roma Linda Meleo in Aula gliele ha cantate forti e chiare all’opposizione illustrando la delibera sui 18 milioni per la metro A. Un duro atto d’accusa nei confronti del prefetto Francesco Paolo Tronca e di chi non ha fatto nulla quando quei fondi sono “spariti”: ovvero anche nei confronti dei 5 Stelle, che di questa storia si sono accorti soltanto dopo essere entrati in Campidoglio ma che di fatto non hanno protestato per la decisione di Tronca quando è stata presa.

Il M5S e la storia dei 58 milioni cancellati per ATAC

Ma l’obiettivo della polemica in realtà è un altro, ovvero Marco Rettighieri, come ha esplicitato nel suo intervento Enrico Stefàno: «Tronca con un atto criminale, poco prima che l’M5S arrivasse in Campidoglio, ha definanziato i fondi per l’Atac e il Dg dell’azienda non ha detto nulla», ha detto. «Quello di un commissario prefettizio, che dovrebbe pensare all’ordinaria ma che deliberatamente toglie i fondi stanziati per la manutenzione della metro, è stato un atto scellerato», ha aggiunto Stefàno, forse dimenticando che di quella gestione commissariale facevano parte anche Marcello Minenna e Daniela Raineri, poi promossi sul campo dal M5S rispettivamente ad assessore al bilancio e a capo di gabinetto. Della storia dei 58 milioni spariti abbiamo già parlato in occasione del precedente consiglio comunale, quando la sindaca Virginia Raggi aveva detto «Sono spariti 58 milioni e non sappiamo perché». Poche ore prima di quell’intervento lo stesso Stefàno, parlando ad Agorà, aveva spiegato qualcosa a proposito della vicenda: “i 18 milioni di euro, (parte dello stanziamento complessivo di 58 milioni disposto dalla delibera 44/2015), erano già previsti all’interno del piano triennale di investimenti di Roma Capitale. Il prefetto Tronca all’ultimo, prima del nostro arrivo, li ha tolti dalla manutenzione, adesso noi ci stiamo cercando di recuperarli”. Ma senza illusioni, aveva spiegato stamattina ad Agorà: “Conosciamo i bilanci, non sarà un lavoro immediato reperire questi soldi”. Ma dove sono finiti quei soldi?  Il Tempo ha scritto qualche tempo fa che quei soldi sono stati sacrificati da Tronca per tenere a galla Roma Metropolitane, a causa della grave situazione economica in cui versa l’azienda. Ecco quindi che “l’atto criminale”, come lo ha chiamato il consigliere Stefàno, si comprende molto meglio.

Dove ha trovato i soldi per ATAC il M5S?

In tutto ciò, la Meleo sta accuratamente evitando da settimane di fornire una spiegazione sulla presunta ingerenza di cui è stata accusata per lo spostamento di un dipendente che è anche attivista grillino e cugino di un’assessora M5S. Un’ingerenza sulla quale la Meleo non ha ancora dato una risposta pubblica, anche qui in piena linea con la filosofia della trasparenza quanno ce pare della giunta Raggi.


Nel frattempo però è giusto prendersela con Tronca, che ha spostato quei soldi da una parte all’altra del bilancio a causa di esigenze urgenti. A proposito, volete sapere come sono stati trovati i 19 milioni per ATAC dal M5S? “Con riferimento agli effetti della manovra in esame sui saldi di finanza pubblica, disciplinati della legge di stabilità per il 2016, l’impatto negativo generato dal contributo in conto investimenti concesso ad Atac è stato assorbito dallo spostamento di esigibilità dal 2016 al 2018 di 19 milioni relativo alla realizzazione della linea C della metropolitana resosi possibile per una variazione nei cronoprogrammi dei lavori. Pertanto la differenza tra 19 milioni relativi allo spostamento di esigibilità dei lavori della linea C e i 18,6 milioni, ossia il contributo Atac, comporta un miglioramento del saldo di finanza pubblica”, ha detto Virginia Raggi oggi.

Leggi sull’argomento: Cosa c’è dietro il blitz dell’assessora Linda Meleo alla rimessa ATAC di Portonaccio

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