L'UKIP alleata di Grillo: «Anche sanità e istruzione nel TTIP»

di Guido Iodice

Pubblicato il 2014-10-20

Il responsabile per il Commercio del partito di Farage scavalca persino la Commissione europea e chiede l’inclusione dei servizi pubblici nell’accordo di libero scambio tra UE e Stati Uniti

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Mentre il gruppo euroscettico Efdd, formato tra gli altri dall’Ukip di Nigel Farage e dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, viene salvato da un ultraliberista conservatore polacco, un’altra tegola rischia di abbattersi sull’immagine del M5S. Parliamo della posizione dell’Ukip riguardo al Transatlantic Trade and Investment Partnership, per gli amici e nemici TTIP. Mentre il MoVimento denuncia i pericoli del TTIP parlando di “apocalisse”, l’Ukip ha finora fatto il pesce in barile. Finora. Perché come riporta l’International Business Times, la posizione del partito di Farage è piuttosto chiara sui contenuti del trattato: libero commercio anche per i servizi sociali, a partire dalla sanità: William Dartmouth, parlamentare europeo dell’Ukip e portavoce del partito per il commercio, ha dichiarato all’edizione inglese dell’IBTimes il suo sostegno all’inclusione del finora “sacro” Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS) e dell’istruzione nell’accordo di libero scambio negoziato tra l’Unione europea e gli Stati Uniti.

Nella foto: Nigel Farage, UKIP
Nella foto: Nigel Farage, UKIP

Una posizione più liberista della stessa Commissione europea. Infatti, come riporta sempre l’IBTimes, la commissaria designata al Commercio Cecilia Malmström ha spiegato nella sua relazione al parlamento che i servizi pubblici come sanità, istruzione e servizio idrico non sono in agenda e che comunque i paesi aderenti al TTIP non saranno obbligati ad aprirli agli investitori americani per beneficiare dei vantaggi del trattato. L’eventuale inclusione sarà – nelle parole di Malmström – volontaria e concordata su base bilaterale tra i singoli governi europei e gli Usa.
 
 

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