Luigi Zingales indagato nel complotto ENI

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-07-22

L’accusa è di concorso in diffamazione ai danni dell’ad dell’Eni Claudio Descalzi. La Procura di Siracusa –che sta indagando su un presunto complotto contro Descalzi, che prevedeva di colpire anche il premier Matteo Renzi

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Nei giorni scorsi Il Fatto aveva parlato del complotto ENI e Renzi, su cui il quotidiano aveva parlato in relazione alle accuse, che potevano essere una bufala, di vicinanza di Renzi al Mossad. Oggi Antonio Massari fa sapere che anche Luigi Zingales, economista ed editorialista del Corriere della Sera, è stato iscritto nel registro degli indagati a Siracusa per quei fatti:

L’accusa è di concorso in diffamazione ai danni dell’ad dell’Eni Claudio Descalzi. La Procura di Siracusa –che sta indagando su un presunto complotto contro Descalzi, che prevedeva di colpire anche il premier Matteo Renzi, accusandolo di aver preso finanziamenti dai Servizi segreti israeliani –ha iscritto nel registro degli indagati Luigi Zingales, Karina Litvack e Umberto Vergine. Il primo si è dimesso dal cda di Eni nel luglio del 2015, mentre Litvack è tuttora nel consiglio di amministrazione del colosso petrolifero. Umberto Vergine è invece un alto dirigente con il ruolo di Chief Midstream Gas & Power Office.
LITVACK e Zingales, secondo l’accusa diffondevano,con una serie di email, che sono state acquisite dai pm siciliani, delle informazioni diffamatorie e infondate che avevano il seguente obiettivo: delegittimare l’operato di Eni e Descalzi per ottenerne la rimozione e rimpiazzarlo con Vergine. Il presunto reato, per l’a cc us a, sarebbe connesso ai reati ipotizzati per l’uomo chiave di questavicenda, MassimoGaboardi, tecnico del settore petrolifero, a sua volta accusato di corruzione internazionale in concorso con due ex ministri nigeriani: Aliyu Gusau (ex ministro della Giustizia)eAlison Madueke (ex ministro del Petrolio). Nella vicenda, secondo il pm Giancarlo Longoe ilprocuratoreFrancesco Paolo Giordano, sarebbero coinvolti anche Christopher Adebayo Ojo, ChiefFrankAbujae Frank Oroborosa,tutti appartenenti al Nigeria Force Police, e in corso di identificazione. In ballo,secondo gliinquirenti, c’era una partita di oro e pietre preziose: il corrispettivo che l’organizzazione metteva a disposizione per diffondere informazioni false, con l’obiettivo di delegittimare Descalzi e farlo sostituire con
Vergine.

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Foto di Pietrosalvatori su Twitter

Al Fatto non risulta alcun collegamento diretto però tra Zingales, Litvack e Vergine, con i funzionari nigeriani e le accuse di corruzione internazionale mosse a Gaboardi. Zingales dichiara al Fatto: “Non riesco a immaginare quale accusa possa essermi mossa. Se fossi indagato, e a oggi non mi risulta, chiederei al magistrato di essere subito sentito, per dissipare ogni eventuale equivoco o fraintendimento”.

Leggi sull’argomento: Massimo D’Alema e Renzi spia del Mossad

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