Luca Cloe Bianco: il prof diventato professoressa che fa arrabbiare Elena Donazzan

di Lorelei

Pubblicato il 2015-11-30

La storia aveva tutta l’aria di essere una bufala, ma è davvero divertente. L’assessore all’istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan, già famosa da queste parti, ha pubblicato su Facebook oggi l’email che ha ricevuto dal padre di un alunno dell’I.I.S. Scarpa-Mattei di San Donà di Piave nel quale si racconta di un assistente di laboratorio …

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La storia aveva tutta l’aria di essere una bufala, ma è davvero divertente. L’assessore all’istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan, già famosa da queste parti, ha pubblicato su Facebook oggi l’email che ha ricevuto dal padre di un alunno dell’I.I.S. Scarpa-Mattei di San Donà di Piave nel quale si racconta di un assistente di laboratorio di fisica chiamato Luca Bianco che si è presentato come Cloe e vestito da donna:

++ UN PAPÀ MI HA SCRITTO QUESTA E-MAIL.
TRAETE DA SOLI LE VOSTRE CONCLUSIONI ++
Gentilissima Elena, sono un papà […].
Le scrivo perchè proprio a mio figlio è successo quanto segue.
Frequenta la prima agraria presso l’I.I.S. SCARPA-MATTEI di San Donà di Piave (Ve) e venerdì scorso (27 novembre) nell’ultima ora di lezione la sorpresa.
Il prof. di Fisica […] entra in classe e con tanto di stivali con tacchi, minigonna, seno prorompente, chioma bionda esordisce con “non chiamatemi più […] ma Cloe”.
Lascio a Lei immaginare i volti dei ragazzi, qualche risata certo ma lo choc c’è stato e molto (una ragazza di un’altra classe si è sentita male). Il prof o la prof ha cominciato con il motivare questa “trasformazione” dice “lo desideravo da quando avevo 5 anni” e poi “l’ho fatto adesso perchè sono diventato/a finalmente di ruolo”.
Nessuno era al corrente del fatto, i genitori non erano stati avvertiti, i docenti non ne sapevano nulla (forse il preside da quanto mi hanno riferito era al corrente ed ha autorizzato questa carnevalata).
Ma davvero la scuola si è ridotta così? E a distanza di un giorno nessuno della dirigenza scolastica è intervenuto con i genitori, nulla. Forse questo è un fatto “normale” per tanti ma non per noi che viviamo quei valori che ci sono stati donati e che all’educazione dei nostri figli ci teniamo lottando quotidianamente bersagliati ogni giorno da chi quei VALORI vuole distruggere, teorie gender e quant’altro.
Ecco, ho voluto metterLa al corrente di quanto accaduto sperando che con il suo ruolo di assessore alle Politiche dell’Istruzione possa fare qualcosa perchè in futuro queste cose non accadano più.

La storia aveva tutta l’aria di essere una bufala, anche perché sembra strano che una decisione del genere sia stata presa senza un percorso visibile di transessualità. Ma tra i commenti del post della Donazzan c’è chi conferma da genitore la veridicità della storia e anche chi linka il profilo facebook di Cloe Bianco, complimentandosi per la scelta.
luca cloe bianco
Ma la parte divertente della storia è un’altra. Ovvero che, vera o falsa che sia, la maggior parte dei commenti presenti sullo status della Donazzan dà invece ragione a Cloe Bianco e torto al padre e all’assessore. C’è chi critica l’utilizzo del termine “carnevalata”…
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Chi fa notare che il genitore dovrebbe tornarsene a studiare…
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Chi fa notare che l’inclinazione delle persone costituiscono affari privati…
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E infine chi spiega che i gesti isolati non minano i “valori”…
 
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I dubbi sulla veridicità della storia continuano a essere tanti. Ma il fatto che la piazzata della Donazzan sia andata buca in effetti fa sperare nel meglio per il genere umano. O a complimentarsi per una trollata ben riuscita.

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