L'operazione della GdF contro le edicole on line di giornali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-04-28

Chiusi i siti che acquisivano e distribuivano le copie digitali dei giornali e le pubblicavano sui siti illegali

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Con la collaborazione della Fieg di alcune delle maggiori testate giornalistiche nazionali, la Guardia di Finanza ha identificato alcuni hacker che acquisivano indebitamente la copia digitali dei giornali e le pubblicavano su edicole on line illegali. Lo rende noto un comunicato delle Fiamme Gialle, in cui si spiega che anche «una società che realizza servizi di rassegna stampa risulta interessata». In queste ore, i finanzieri delle Unità Speciali stanno procedendo, su tutto il territorio nazionale, al sequestro/oscuramento di 19 siti/edicola ed alle perquisizioni locali nei confronti dei presunti responsabili.
L’OPERAZIONE DELLA GDF CONTRO LE EDICOLE ON LINE DI GIORNALI
Queste edicole pirata, posizionate su server nazionali ed esteri (Repubblica Ceca, Russia, Moldavia, Svizzera e Stati Uniti), “consentono a migliaia di utenti del web sin dalle primissime ore della giornata,di avere la disponibilità, completa e gratuita, di tutti i quotidiani e periodici nazionali ed esteri, senza corrispondere alcun compenso agli editori”. Il fenomeno, osserva la Guardia di Finanza, “ha indubbi effetti negativi sul settore dell’editoria”. Come accaduto in altri analoghi interventi repressivi, tra cui si annoverano le operazioni dello stesso Comando Unita’ Speciali, denominate “Publifilm” (cinema), “Free Magazines” (editoria), “Italian Black Out” (cinema e altri contenuti protetti) e “Match Off” (diritti sportivi), anche in quest’occasione, secondo una recente impostazione investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, si e’ proceduto ad effettuare indagini finanziare tese, in un’ottica di approccio trasversale ai fenomeni criminali che contraddistingue la Guardia di Finanza, a ricostruire il flusso delle risorse generate dalla pubblicita’ appostata sulle edicole illegali, nonche’ a verificare la posizione delle agenzie di raccolta pubblicitaria su internet. In merito, sono in corso interventi presso primarie aziende nazionali, che risultano aver affidato ai siti pirata la propria pubblicità.

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