Lo sciopero di sette giorni dei lavoratori della metro a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-12-09

La Fiom ha proclamato sette giorni di sciopero dei lavoratori dell’azienda “Caf Italia” che si occupano della manutenzione della metropolitana di Roma: dal 9 al 16 dicembre si asterranno dal lavoro i dipendenti della Caf che operano presso i due depositi dell’Atac a Magliana ed Osteria del Curato. La “Caf Italia” e’ un’azienda che occupa …

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La Fiom ha proclamato sette giorni di sciopero dei lavoratori dell’azienda “Caf Italia” che si occupano della manutenzione della metropolitana di Roma: dal 9 al 16 dicembre si asterranno dal lavoro i dipendenti della Caf che operano presso i due depositi dell’Atac a Magliana ed Osteria del Curato. La “Caf Italia” e’ un’azienda che occupa oltre cinquanta lavoratori a Roma: sono tecnici specializzati che si occupano della manutenzione e della riparazione dei treni che viaggiano lungo le linee della metropolitana di Roma e Lido, con competenze ed esperienza particolari e qualificate. “Dopo che l’Atac ha deciso di riportare al proprio interno le attività di manutenzione finora svolte dai lavoratori Caf – spiega la Fiom – la societa’ ha aperto una procedura di licenziamento collettivo, rifiutandosi persino di discutere la possibilità di ricorrere agli esodi volontari e alla ricollocazione in altri cantieri operanti sul territorio nazionale”. Per il sindacato “di fronte a questa chiusura e dunque dell’imminente possibilità di perdere i propri posti di lavoro, i lavoratori di Caf riuniti in assemblea hanno deciso di aprire lo stato di agitazione e di dichiarare sette gironi di sciopero, dal 9 al 16 dicembre, in cui tutti i lavori di manutenzione saranno bloccati”. “Una decisione drammatica e che metterà a rischio la tenuta della metropolitana di Roma, dal momento che le attività di riparazione e manutenzione saranno sospese, proprio in un momento particolarmente delicato stante l’apertura del Giubileo. In solidarietà con i colleghi romani anche i lavoratori trasferiti presso i cantieri”, conclude la Fiom.
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L’Autorità di garanzia per gli scioperi però non ci sta, e “con riferimento alla proclamazione da parte di Fiom Cgil Col, di uno sciopero dal 9 al 16 dicembre 2015, riguardante il personale dipendente dell’Azienda Caf Italia, operante presso Atac, ha scritto all’organizzazione sindacale, per chiedere l’immediata revoca dello sciopero”. “Allo stato, infatti, – spiega l’Autorità – dal documento di proclamazione, emergono diffuse violazioni della legge: mancato rispetto della franchigia giubilare; mancato esperimento delle procedure di raffreddamento e conciliazione; mancato rispetto del termine di preavviso; eccessiva durata della prima azione di sciopero; mancata predeterminazione delle modalità di sciopero; mancata garanzia delle prestazioni indispensabili; mancato rispetto dell’intervallo minimo tra scioperi nello stesso bacino, con riguardo allo sciopero effettuato lo scorso 4 dicembre dai dipendenti Atac aderenti al Sindacato Cambia-menti. Resta fermo – conclude – che l’Autorità si riserva l’apertura di un procedimento per valutare l’applicabilità delle sanzioni previste dalla legge”. I lavoratori di Caf Italia spiegano in una lettera aperta i motivi dello sciopero: “Ci dispiace aver dovuto prendere una decisione così grave e dalle imprevedibili conseguenze sulla tenuta del trasporto pubblico, specialmente in una fase così importante per la nostra città come quella del Giubileo appena aperto. Ma siamo disperati. Prima della fine dell’anno molti di noi perderanno il proprio posto di lavoro, e con esso la fonte principale e molto spesso unica di sostentamento delle nostre famiglie”.

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