La lite nel M5S per la delegazione al Colle

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-19

I due fondatori vanno al Colle, i capogruppo rimangono a guardare

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Ieri abbiamo scritto che giovedì 28 febbraio una delegazione composta da Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e Luigi Di Maio andrà all’incontro programmato con Sergio Mattarella. Oggi Repubblica scrive che tra i 5 Stelle c’è maretta per la scelta della delegazione:
 

L’incontro è stato fissato per giovedì 26 febbraio, ma la composizione della delegazione ha fatto scoppiare l’ennesimo caso all’interno del Movimento 5 Stelle. Perché fino a lunedì i capigruppo di Camera e Senato avevano assicurato che sarebbero stati loro, insieme a Grillo, a vedere il capo dello Stato, come accade di prassi. Avevano studiato le richieste da fare, e insomma, erano pronti, prima che un comunicato sconvolgesse i loro piani. «Dicono che sia uscita una nota stampa, ma quale? Io non ho autorizzato nessuna nota stampa», dice seccata la neo capogruppo a Montecitorio Fabiana Dadone uscendo dall’aula.

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Perché in realtà, quella nota è stata catapultata direttamente da Milano: ha deciso Casaleggio, e né parlamentari né esponenti del direttorio ne sapevano nulla. Almeno non Carlo Sibilia, che dice: «Vediamo, siamo in contatto con il Colle, non è detto che la delegazione resti quella. Se sarà possibile andare in quattro allora Beppe e Gianroberto saranno accompagnati dai due capigruppo». Ma pare che questa possibilità non ci sia, e ad andare con i due fondatori sarà il vicepresidente della Camera Di Maio. Al centro dell’incontro i temi sociali e la legge sul reddito di cittadinanza.

 
 

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