L'Italia digitale agli ultimi posti UE

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-02-26

L’analisi annuale di Bruxelles sul Digital Economy and Society Index (DESI) nei paesi europei vede l’Italia al 25esimo posto su 28

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Andrea Biondi sul Sole 24 Ore riporta l’analisi annuale di Bruxelles sul Digital Economy and Society Index (DESI) nei paesi europei che vede l’Italia al 25esimo posto su 28: peggio di noi hanno fatto solo Grecia, Bulgaria e Romania. Anche se Roma si trova nel gruppo dei paesi con tassi di crescita maggiori, il ritardo accumulato negli anni è difficile da colmare.

In realtà, a leggere le cronache dello scorso anno anche allora l’Italia era 25esima. Ma l’aggiornamento della Ue ha fatto perdere una posizione in classifica: superati dalla Croazia. «Nell’ultimo anno – si legge nel report – ha fatto pochi progressi in relazione alla maggior parte degli indicatori». E in più: «Le prestazioni dell’Italia sono ancora inferiori a quelle della Ue». Al punteggio che relega l’Italia nei bassifondi del ranking europeo si arriva miscelando 30 indicatori, con dati al 2015, tranne 4 al 2014. La Ue riassume poi i risultati in cinque categorie: connettività; competenze digitali; propensione all’uso dei servizi digitali; integrazione delle tecnologie digitali nel business; digitalizzazione dei pubblici servizi.
Si arriva a un indice sintetico con un punteggio che per l’Italia è 0,4 a fronte di una media Ue di 0,52. Danimarca (0,68), Paesi Bassi e Svezia (0,67) sono lontani. Dietro a questi numeri ci sono tutta una serie di dati. E quindi a livello generale si scopre, per esempio, che nei 28 Paesi della Ue il 71% delle famiglie ha accesso alla banda ultralarga (almeno 30 Mbit al secondo di velocità in download) rispetto al 62% dell’ultima rilevazione. E anche il numero di abbonamenti alla banda larga (sopra i 2 Mbps) mobile è in aumento: da 64 per 100 abitanti nel 2014 ai 75 attuali.

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Digitale: la classifica 2016 dei paesi UE (Il Sole 24 Ore, 26 febbraio 2016)

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