L'interrogazione sui conflitti d'interesse di Renzi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-10-24

Un’interrogazione parlamentare a firma di Arturo Scotto e dell’intero gruppo di SEL (riportata da Agenparl) mette il dito sui conflitti d’interesse dei donatori di Renzi: nota, infatti, che molti dei nomi registrati come finanziatori dalla Fondazione Open in questi anni sono arrivati a ricoprire cariche pubbliche grazie a nomine fatte dal governo. Coincidenze? Al Ministro …

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Un’interrogazione parlamentare a firma di Arturo Scotto e dell’intero gruppo di SEL (riportata da Agenparl) mette il dito sui conflitti d’interesse dei donatori di Renzi: nota, infatti, che molti dei nomi registrati come finanziatori dalla Fondazione Open in questi anni sono arrivati a ricoprire cariche pubbliche grazie a nomine fatte dal governo. Coincidenze?

Al Ministro dell’interno, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
in data 24, 25 e 26 ottobre 2014 si terrà, presso la Leopolda, a Firenze, la manifestazione organizzata da Matteo Renzi;
il quotidiano «La Stampa» ha pubblicato l’elenco dei finanziatori dell’evento che, come noto, è organizzato dalla «Open Big Bang», la fondazione che si occupa della relativa raccolta fondi;
trattasi, peraltro, di elenco «in chiaro», relativo ai soli finanziatori che hanno dato l’assenso a vedere pubblicato il loro nome;
a parere dell’interrogante, in alcuni casi, in relazione alla posizione ricoperta dai donatori, non può che configurarsi un conflitto di interesse, come, ad esempio in quello dei 10 mila euro devoluti da Fabrizio Landi, nominato dal Governo nel cda di Finmeccanica;
nell’elenco figura, inoltre, la donazione di 20 mila euro da parte della Simon Fiduciaria amministrata da Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, che ha avuto il sostegno di Renzi;
analogamente, figurano Jacopo Mazzei, cda Aeroporto di Firenze e Fondazione Palazzo Strozzi, che ha donato 10.000 euro, Alberto Bianchi, cda ENEL, che ha donato 30.400 euro, Erasmo D’Angelis, coordinatore Unità di Missione #italiasicura contro dissesto idro c/o Presidenza del Consiglio che ha donato 6.400 euro, Antonio Campo dall’Orto, cda Poste, che ha donato 250 euro;
la fondazione ha precisato che i 2 milioni raggiunti sono il frutto della raccolta dal 2012 al luglio 2014 e che «in base a un primo calcolo preventivo» il costo della Leopolda di quest’anno sarà di «circa 300 mila euro»;
appaiono all’interrogante particolarmente inopportune donazioni, in alcuni casi anche ingenti, da parte di chi è stato nominato dal Governo nel cda di importanti aziende pubbliche ad una fondazione, quali l’Open Big Bang, facente capo al Presidente del Consiglio dei ministri:
se non ritengano che le donazioni effettuate da tali soggetti alla Open Big Bang, possano integrare casi di sostanziale conflitto di interessi;
se, per quanto di competenza, alla luce dei rilievi esposti in premessa, non intendano mettere in atto opportune iniziative normative volte ad introdurre un codice etico che vieti le erogazioni da parte dei membri degli organi di governo delle società partecipate dallo Stato, o comunque di persone che svolgono incarichi per conto del Governo, a fondazioni per iniziative politico-culturali.

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