L'incontro tra il M5S e gli ambasciatori

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-03-21

Il meeting di Raggi con diplomatici inglesi e all’ambasciata statunitense. Oltretevere guardano con interesse dopo le posizioni sulla maternità surrogata

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Prima delle festività pasquali è in programma a Roma un incontro a cui prenderanno parte i rappresentanti di 20-25 Paesi europei e Luigi Di Maio. Lo scrive oggi Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera, segnalando che già da alcuni mesi a livello internazionale ci sono stati segnali di interesse nei confronti dei Cinque Stelle: sia Economist sia Financial Times hanno dato spazio ai nuovi volti del M5S. Di Maio stesso ha incontrato a marzo gli ambasciatori di Germania e Olanda e che l’interesse verso i Cinque Stelle non è limitato al solo Di Maio: Virginia Raggi avrebbe incontrato negli ultimi giorni esponenti inglesi e statunitensi.

I partecipanti dovrebbero essere tra i 20 e i 25: un summit in piena regola. Visti i numeri dell’incontro risulta difficile credere che sia stato il Movimento a chiedere (ed ottenere) il vertice, quanto piuttosto è più probabile ritenere che ci sia una volontà comune dei Paesi interessati nell’approfondire la conoscenza e i legami con il M5S. Una riunione che attesta di fatto l’attenzione verso i pentastellati come interlocutori politici anche fuori dai confini nazionali.

luigi di maio nigel farag
Secondo il quotidiano è possibile — visti i sondaggi che avvalorano l’ipotesi di un eventuale ballottaggio alle Politiche per i Cinque Stelle con l’Italicum — che la diplomazia europea stia sondando quella che al momento è l’alternativa accreditata a Matteo Renzi.

Anche gli Stati Uniti e alcuni esponenti della Santa Sede si sono avvicinati al M5S. Dopo la scelta di Beppe Grillo di lasciare libertà di coscienza sulle unioni civili qualcosa è cambiato nei rapporti con il Vaticano: si è creato un ponte, per uno scambio/confronto sulle principali tematiche etiche. E anche per Roma. Nonostante Papa Francesco sia contrario a qualsiasi ingerenza con l’amministrazione della Capitale e sia alquanto improbabile un cambio di rotta, Oltretevere c’è chi guarda con interesse alla candidatura di Raggi. A titolo personale sono stati presi contatti e non sono esclusi colloqui nei prossimi mesi tra lei ed esponenti della Curia.
Di sicuro Raggi ha avuto di recente un meeting con diplomatici inglesi assieme ad Alessandro Di Battista, un altro deputato del direttorio (e della commissione Affari esteri a Montecitorio) che si sta spendendo in prima linea per creare una rete di rapporti con funzionari e consiglieri politici. La candidata sindaco nella Capitale, inoltre, è stata avvistata nei giorni scorsi nei pressi dall’ambasciata statunitense: si vocifera di un possibile incontro con rappresentanti degli Usa. Non è una novità che il Movimento sia in rapporti cordiali con i diplomatici americani: dopo l’approdo in Parlamento, ad aprile 2013, una delegazione di pentastellati con i capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi fece visita all’ambasciatore statunitense.

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