Lettera di una professoressa al governo sul «grasso che cola»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-09-08

Paola Giacconi, professoressa di fisica a Bologna, pubblica su Facebook questa lettera aperta al governo Renzi: Mi chiamo Paola Giacconi ed insegno Fisica e Matematica nelle Sezioni Internazionali del Liceo Galvani di Bologna, sono quindi un IMPIEGATO PUBBLICO o STATALE, insomma un fannullone, un mangia pane a tradimento, forse sono proprio “quel grasso che cola” …

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Renzi Giannini
Fotomontaggio di Artefatti

Paola Giacconi, professoressa di fisica a Bologna, pubblica su Facebook questa lettera aperta al governo Renzi:

Mi chiamo Paola Giacconi ed insegno Fisica e Matematica nelle Sezioni Internazionali del Liceo Galvani di Bologna, sono quindi un IMPIEGATO PUBBLICO o STATALE, insomma un fannullone, un mangia pane a tradimento, forse sono proprio “quel grasso che cola” di cui tanto sapientemente ha parlato il nostro Presidente del Consiglio. Per intenderci sono una di quelle che non merita di avere il rinnovo del contratto bloccato orami da quasi 10 (DIECI) anni!
E’ una domenica di Settembre ed ho sospeso la stesura degli appunti di Meccanica Quantistica che sto scrivendo per i miei allievi, perché sono davvero offesa ed indignata dalle parole pronunciate dal Presidente del Consiglio, quindi eccomi qua a scrivervi.
Mi sono laureata in Fisica Teorica con 110/110 e dichiarazione di lode, ho un dottorato di Ricerca in Fisica Teorica (600.000 lire al mese) ulteriori corsi di perfezionamento e specializzazione e più di 30 lavori pubblicati sulle migliori riviste internazionali con centinaia di citazioni. Sono entrata in ruolo nel 1986 dopo aver vinto 3 concorsi ho scelto di fare questo lavoro e faccio questo lavoro con grande amore e passione. Quella di oggi, infatti, non è una domenica particolare perché preparo delle note per i mie allievi, bensì una domenica molto normale: il “tempo libero” , per molti di noi prof. nulla facenti, è fatto di studio ed aggiornamento, perché amiamo le materie che insegniamo ed i nostri allievi; per noi entrare in classe è ogni mattina una emozione nuova, i ragazzi sono una fonte inesauribile di ricchezza e devono avere il meglio di noi, lo sappiamo bene!
Tutto questo non ostante le Istituzioni ci deridano, offendano e mortifichino da 30 anni, i governi cambiano ma nei fatti la scuola è per tutti sempre e solo una SPESA, un costo INFRUTTIFERO da tagliare!
Dobbiamo metterci in linea con l’Europa, questo ci ripetono come un mantra, benissimo, un prof. di Matematica e Fisica in Germania come primo stipendio di ingresso prende 2.200 Euro al mese, mentre io, con quasi 30 anni di anzianità, ne prendo 1.780!!!! Insegno nelle sezioni Internazionali Tedesche ed i miei studenti, dopo aver brillantemente superato i test di ammissione, vanno quasi tutti a fare l’Università in Germania e sono sempre i migliori del loro corso. Là, in Germania, non ci sono tasse universitarie, là se si copia la tesi di dottorato ci si dimette da altri incarichi; al contrario qui da noi, se si è condannati in via definitiva per truffa ai danni dello Stato si viene continuamente consultati per riformare la Costituzione! Qui, in Italia, i prof. hanno il contratto bloccato da 10 anni e non ci saranno ulteriori aumenti perché noi dipendenti pubblici siamo il “grasso che cola”.
Io insegno ai miei allievi a riflettere prima di parlare, mai fare affermazioni generiche e qualunquiste, mai parlare per slogan o per luoghi comuni, ogni frase deve essere ponderata, ogni affermazione giustificata, si deve parlare con precisione, logica e puntualità, le parole sono pietre, il potere è nelle parole, come dice un grande poeta; forse, probabilmente il nostro Presidente del Consiglio non ha avuto dei bravi insegnanti!
Piuttosto che proclami, altisonanti e contraddittori, sui massimi sistemi gradirei mi fosse portato rispetto, quel rispetto che tutti i giorni mi sforzo di instillare ai miei studenti!
Cordiali saluti,
un dipendente pubblico: il “grasso che cola”,
Paola Giacconi

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