La lettera di Pierluigi Bersani a Giuditta Pini

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-01-24

Dopo la polemica sull’Italicum

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Giuditta Pini, onorevole del Partito Democratico un tempo bersaniana e poi passata a sostenere Matteo Renzi (qui la vediamo alla cena con Blair) ieri in un’intervista a Repubblica poi parzialmente smentita sul suo profilo Facebook (ma Concetto Vecchio, l’autore, conferma tutto) ha ricordato le parole di Bersani nel luglio 2012 sulle preferenze per sottolineare che a suo parere l’ex segretario aveva cambiato idea (la Pini ha smentito di aver detto «se qualcuno se ne va, forse è meglio».
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Oggi Pierluigi Bersani ha inviato a Repubblica una lettera aperta alla Pini per rispondere all’intervista:
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Il testo della lettera: «CARAGiuditta, non senza un po’ di tristezza ho letto l’intervista nella quale, estrapolando qualche mia frase, ti preoccupi di ricordare la mia contrarietà alle preferenze. Come certamente sai ho sempre sostenuto, anche con argomenti polemici, la proposta del Pd: collegi uninominali a doppio turno. Non amo dunque le preferenze. Il punto è che amo ancora meno le nomine. Vigente il Porcellum, ho infatti voluto le primarie per i parlamentari attraverso le quali (con quelle preferenze!) tu e tanti giovani e tante giovani donne comete sono oggi in Parlamento. Dopo il 2013 non possiamo più cavarcela solo con le nostre buone pratiche.Tocca a noi la responsabilità di dire quale democrazia vogliamo per tutti. Se anche tu trovi il coraggio di raccontare che con la nuova legge avremo sia i collegi uninominali sia le preferenze, fallo pure. Se sei convinta che l’insieme di quello che stiamo facendo realizzi una buona democrazia, prenditene la responsabilità. Ma rispetta le opinioni degli altri. E non prestarti mai, cara Giuditta, a farne la caricatura!»

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