La lettera del massone al Corriere della Sera

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-09-26

Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, scrive oggi al Corriere della Sera dopo l’editoriale di Ferruccio De Bortoli sullo stantìo odore di massoneria: Caro direttore, il suo fondo «Il nemico allo specchio» (Corriere, 24 settembre) stimola alcune riflessioni sulla Libera Muratoria in Italia. Sono rimasto colpito, mi permetta, anche un po’ ferito da …

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Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, scrive oggi al Corriere della Sera dopo l’editoriale di Ferruccio De Bortoli sullo stantìo odore di massoneria:

Caro direttore,
il suo fondo «Il nemico allo specchio» (Corriere, 24 settembre) stimola alcune riflessioni sulla Libera Muratoria in Italia. Sono rimasto colpito, mi permetta, anche un po’ ferito da massone e gran maestro del Grande Oriente d’Italia, da una frase, quella relativa «all’odore stantio di Massoneria». Un passaggio sicuramente suggestivo ed evocativo per colpire l’immaginario collettivo e l’opinione pubblica, ma che non rispetta il passato, il presente e il futuro dei tanti Fratelli che portano e sventolano a testa alta il labaro del Goi e i valori della Massoneria. Un aggettivo, quellostantio, che paragona una plurisecolare e nobile Istituzione e la sua tradizione ricca di valori e ideali, a un alimento cattivo. Oppure, parlando in termini piùastratti, la Massoneria sarebbe intesa, in un’altra accezione dello stesso vocabolo, come una cosa non piùvalida, fuori uso, fuori moda. Noi massoni del GrandeOriente d’Italia lo possiamo testimoniare con le nostreazioni quotidiane e gridare a voce alta, è viva, pulsante epropulsiva.
È una forza fresca, antica ma allo stessotempo giovane, che affonda orgogliosamente le sue radici nel passato ma che germoglia in continuazione i suoi ideali e li difende, più che mai, in una società, ed inuna fase storica molto complessa, Un nobile ordine chemerita rispetto e che riceve telegrammi e attestati di stima ufficiali, in occasione delle sue annuali ricorrenze,da parte delle massime cariche istituzionali, presidente della Repubblica in testa. Ciò per la solidarietà cheelargisce e perché da sempre si batte per l’elevazionedell’uomo e il miglioramento dell’umanità. Altro cheammuffito, sgradevole o indigesto. Il Grande Oriente d’Italia, poi, ha appena celebrato l’equinozio d’autunno e la breccia di Porta Pia e tra le tante emozioni che ricordo ne cito due: la donazione del sangue organizzata da una loggia di Roma in collaborazione con l’Avis e la presenza di Roberto, un nuovo italiano, venuto da lontano per lavorare e che al Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia, ha trovato affetto e lavoro.
Solidarietà e amore per la patria sono solo due aspetti del nostro essere liberi muratori del terzo millennio. È un vero e propriocult della politica e della informazione fare continuiriferimenti alla Libera Muratoria come a una occulta«centrale» di potere e del potere. Il Grande Oriented’Italia non conosce, non pratica e non partecipa a«patti occulti» ed ambisce ad un solo «potere»: quelloche ciascuna persona possiede e con il quale può – se lovuole – trasformare se stessa, migliorandosi ediventando degna di essere una piccola scintilla delgrande fuoco dell’umanità. I nostri patti da rispettaresono esclusivamente quelli sanciti dagli antichi doveri,che sono il nostro codice etico e di comportamento, lecostituzioni che ogni massone deve portare dentro di sée rispettare. Come la nostra Costituzione italiana.

Leggi sull’argomento: Perché tutti si eccitano quando il Corriere parla di massoneria?

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