«L'elettore grillino? Giovane, povero e di sinistra»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-06-26

Roberto Biorcio, docente di Sociologia e Scienza politica, è un esperto di partiti politicie di flussi elettorali. In un’intervista rilasciata a Gianluca Roselli sul Fatto Quotidiano descrive oggi la tipologia dell’elettore grillino: Diciamo che è un corpo elettorale più consapevole. Prima era un voto di opinione, ora anche di appartenenza. Non si vota più Grillo …

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Roberto Biorcio, docente di Sociologia e Scienza politica, è un esperto di partiti politicie di flussi elettorali. In un’intervista rilasciata a Gianluca Roselli sul Fatto Quotidiano descrive oggi la tipologia dell’elettore grillino:

Diciamo che è un corpo elettorale più consapevole. Prima era un voto di opinione, ora anche di appartenenza. Non si vota più Grillo per protesta, ma per la ricerca di un cambiamento. È un voto più identitario che premia anche il fatto di aver presentato dei candidati credibili. Perciò hanno un elettorato trasversale.
Gli elettori grillini provengono ancora da sinistra?
In larga parte sì, ex elettori del Pd e della sinistra radicale. Ma sono arrivati consensi anche da ex forzisti e ex leghisti. Quasi nulla, invece, dall’estrema destra. Quello che colpisce, però, è il dato anagrafico: l’80 per cento sono persone al di sotto dei 45 anni. I giovani, anche quelli che prima non votavano per nessuno, scelgono M5s.
Come lo spiega?
I giovani hanno meno legami coi partiti tradizionali.In secondo luogo i ragazzi sono coloro che soffrono di più la crisi, la mancanza di lavoro, e vedono nel M5s l’unica forza di reale cambiamento.

grillini

Qual è il rapporto tra gli elettori grillini e gli attivisti del Movimento?
Qui si rispecchia il rapporto che c’è nei partiti tra elettori e militanti. Nel movimento si calcola che chi partecipa alle attività, ai meet up,alle votazioni online siano circa 140 mila persone.
A Roma e Torino i grillini hanno vinto anche con i voti del centrodestra, quando però non vanno al ballottaggio non restituiscono il favore, come a Milano.
L’elettorato di centrodestra su certi temi ha delle affinità con i 5 Stelle, per questo se Meloni dice “votate la Raggi” molti lo fanno, anche per andare contro ilPd. Gli elettori grillini, invece, non votano contro: se il loro candidato non c’è, restano a casa.

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