Lega: la «scrittura privata» con cui Salvini regala un milione di euro a Bossi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-08-18

Brigandì e il Senatùr ancora protagonisti della storia del Carroccio

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Repubblica in edicola racconta oggi la storia di una «scrittura privata» tra Matteo Salvini, Umberto Bossi ed altri che è alla base dell’ultimo caso giudiziario in cui si è infilata la povera Lega Nord. Stavolta la materia del contendere è la bella cifra di euro novecentomila, che il Carroccio, secondo una denuncia presentata dalla famiglia Bossi, avrebbe dovuto versare al Senatùr per curarsi e per garantirne l’«agibilità politica». L’accordo è stato firmato il 26 febbraio 2014, e qui nelle foto ne vedete l’anteprima:


E poi cos’è successo? Come si evince dal resto del documento, Salvini e Stéfani (che ha firmato con il segretario il documento) hanno successivamente fatto sapere a Bossi di non essere in grado di pagare la somma promessa. Dopo la campagna elettorale per le europee, dice Salvini, la Lega è in rosso quindi al massimo a Bossi può garantirgli 200mila euro l’anno, non di più. E poi, ciliegina sulla torta, il 10 ottobre, nella prima udienza della Lega contro i familiari di Bossi, il segretario si costituirà pure parte lesa.Per questo il Senatùr, assistito dal fido Brigandì, è arrivato in tribunale. Adesso ai giudici l’ardua sentenza giuridica; per quella politica, la miseria non sarà mai abbastanza.

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