Le nuove tutele delle Partite IVA

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-01-25

In CDM il nuovo disegno di legge introduce una serie di tutele organiche per i lavoratori autonomi. Si va dalla maternità alla malattia. Ma è compreso anche il principio dell’equo compenso

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Giovedì arriveranno in Consiglio dei ministri due disegni di legge collegati alla legge di Stabilità. Il primo disegno di legge riordina gli strumenti per fare fronte alla povertà. Il secondo disegno di legge introduce una serie di tutele organiche per i lavoratori autonomi. Si va dalla maternità alla malattia. Ma è compreso anche il principio dell’equo compenso.  Si definiscono «clausole abusive» per cui il lavoratore autonomo può chiedere un risarcimento danni. Tra queste la pattuizione di termini di pagamento superiori ai 60 giorni. Spiega il Corriere della Sera che la manovra di bilancio prevede 10 milioni per il 2016 e 50 per il 2017 (bisogna considerare che quest’anno serve meno perché le misure entreranno in vigore solo dopo l’approvazione di Camera e Senato):

«Lo Statuto del lavoro autonomo e l’intervento sulla povertà — dice il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei — estendono tutele e diritti in un disegno di continuità con il Jobs act». Ma vediamo le principali novità previste dal collegato che riguarderà le partite Iva individuali e gli iscritti alla gestione separata dell’Inps (collaboratori). Questi lavoratori potranno dedurre tutte le spese di formazione dall’imponibile fino a 10 mila euro l’anno. Che scendono a 5 mila per le spese per certificazioni professionali. L’assegno di maternità per 5 mesi non sarà più vincolato alla sospensione dell’attività lavorativa, ma verrà erogato anche se la lavoratrice autonoma, come spesso accade, deve continuare a far fronte agli impegni presi.

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Le nuove tutele delle partite IVA (Corriere della Sera, 25 gennaio 2015)

Inoltre, in caso di malattia grave, comprese quelle oncologiche, si potrà sospendere il pagamento dei contributi sociali fino a un massimo di due anni (recuperando poi con pagamenti rateizzati). Infine, ci saranno norme di tutela contrattuale per impedire clausole vessatorie (per esempio, modifiche unilaterali di quanto pattuito) e ritardi nei pagamenti da parte dei committenti. Dovrebbe esserci anche un capitolo sullo smartworking, quello svolto senza postazione fissa. Il lavoratore dovrà ricevere un trattamento economico non inferiore a quello dei lavoratori dipendenti della stessa azienda, «a parità di mansioni svolte», e avrà diritto all’assicurazione sugli infortuni.

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