Le minacce a Manuel Poletti sul web

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-12-22

Manuel Poletti, figlio del ministro Giuliano, ha presentato una denuncia ai Carabinieri di Faenza “a seguito di pesanti offese ed alcune minacce di morte giunte tramite social network (Facebook in particolare) e via mail contro la mia persona e l’azienda che rappresento, la cooperativa Media Romagna di Ravenna”. Lo ha annunciato lo stesso Manuel Poletti …

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Manuel Poletti, figlio del ministro Giuliano, ha presentato una denuncia ai Carabinieri di Faenza “a seguito di pesanti offese ed alcune minacce di morte giunte tramite social network (Facebook in particolare) e via mail contro la mia persona e l’azienda che rappresento, la cooperativa Media Romagna di Ravenna”. Lo ha annunciato lo stesso Manuel Poletti all’ANSA. Le offese e le minacce sono relative alla polemica su contributi all’editoria ricevuti dal giornale che dirige.

Le minacce a Manuel Poletti sul web

Dopo le sciocche frasi del ministro del lavoro a proposito dei giovani andati all’estero L’Huffington Post ha pubblicato un articolo in cui riepiloga la mole di contributi pubblici al giornale del figlio di Poletti:

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I contributi pubblici al giornale di Manuel Poletti

Secondo le norme che regolano i contributi alla stampa (legge 250/90) il periodico Sette Sere Qui ha ricevuto nel 2015 190.888,48 euro di contributi pubblici. Importo simile a quello corrisposto nel 2014, quando al settimanale sono pervenuti un totale di 197.013,74 euro. Qualche decina di migliaia di euro in meno invece nel 2013 per il quotidiano diretto da Poletti Jr: il totale dei contributi pubblici erogati ammonta a 133.697,24 euro. In tre anni sono circa mezzo milione di euro.
Come ricorda un articolo di Italia Oggi, Poletti Jr ha seguito le orme del padre lanciandosi a testa bassa nel mondo delle cooperative. Il ministro infatti viene da quel mondo, essendo stato presidente nazionale di Legacoop prima di approdare al ministero del Lavoro che ha varato norme controverse come il Jobs Act e il decreto Poletti. Manuel ha seguito le sue orme: lontano dalla politica ha preferito muovere “passi importanti all’interno di Legacoop Romagna, l’organizzazione territoriale delle coop rosse scaturita dalla fusione di quelle di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini”.

In un’intervista al Fatto Quotidiano poi Manuel Poletti ha parlato della sua laurea:

“Prendere una laurea con 110 e lode a 28 anni non serve a un fico, è meglio prendere 97 a 21”, sempre il ministro.
È una notizia vecchia e ne condivido il significato di fondo.
Traduca.
Che non sempre la laurea con il massimo dei voti assicura la qualità del lavoratore. Non è scontato, almeno.
Manuel, lei ha una laurea?
No, mi mancano pochi esami. Ho 42 anni,mi sono dedicato prima al lavoro e alla famiglia. Ho una bambina. E sono giornalista professionista da cinque anni.

Il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti ha oggi espresso solidarietà a Manuel Poletti: “Sono vicino a Manuel Poletti, presidente della cooperativa Media Romagna che edita il periodico ‘Sette Sere’, oggetto di una vergognosa campagna denigratoria condita da minacce e insulti. ‘Sette Sere’ è periodico ben noto in Romagna, dove gode di un’ampia diffusione frutto di anni di lavoro all’insegna della correttezza dell’informazione e dei limpidi comportamenti aziendali”.

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