L'articolo di Panorama che ha fatto arrabbiare Crimi, Grillo e Casaleggio

di dipocheparole

Pubblicato il 2014-10-17

Un conflitto di interessi alla base delle erogazioni del Fondo di Garanzia? In arrivo querela per il settimanale di Mondadori

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«I parlamentari del MoVimento 5 Stelle versano parte dei loro rimborsi al Fondo di garanzia per le piccole imprese. Ma sei aziende destinatarie di quegli aiuti gravitano proprio nel campo del Movimento. Alla faccia della conclamata trasparenza. E del conflitto d’interessi»: questo il sommario dell’articolo su Panorama a firma di Caris Vanghetti che ha fatto arrabbiare Vito Crimi, Cittadino eletto al Senato della Repubblica per il Movimento 5 Stelle, che su Facebook ha scritto un post lunghissimo per difendersi dalle accuse.Le sei aziende citate nell’articolo come «vicine» o gravitanti nel campo dei grillini, nell’articolo vengono invece chiamate in causa in quanto associate a Confapri, la rappresentanza di piccole e medie imprese guidata da Arturo Artom e Massimo Colomban.

Le società citate nell’articolo di Panorama come vicine al MoVimento 5 Stelle


La replica di Crimi prima di tutto riassume l’articolo di Panorama:

1. Insieme alla portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati Eleonora Bechis e al portavoce al Parlamento europeo David Borrelli, avrei “rimpiazzato” Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio fra gli “animatori” del “pensatoio” (c.d. “Think tank”) di Confapri, associazione di imprenditori.
2. Con l’imprenditore Arturo Artom avrei dunque escogitato l’idea di versare le eccedenze degli stipendi dei parlamentari M5S nel Fondo per le piccole e medie imprese, istituito nel 1996 presso il Ministero per lo Sviluppo Economico.
3. Durante l’iter legislativo del decreto “Fare”, con la forza del pensiero, sarei riuscito a far approvare un emendamento (con parere favorevole del Governo!) che concedeva a chiunque – anche a noi portavoce M5S in parlamento – la possibilità di versare contributi su base volontaria nel Fondo, così da ampliarne l’entità e il numero di aziende beneficiarie. Ci sarei riuscito pur non facendo parte della commissione Bilancio, e in barba alle colleghe che pensavano di vedersi riconoscere il merito della proposta. Tiè.
4. Successivamente avrei orientato il parere di un’assemblea di 160 portavoce parlamentari, convincendoli ad ufficializzare la decisione di versare le proprie eccedenze nel Fondo.
5. Con le nude mani avrei trascinato gli stessi 160 nell’impresa di un presidio durato tre giorni (giorno e notte) davanti al Ministero dell’Economia nel freddo glaciale di dicembre, affinché ci venisse comunicato l’IBAN del conto in cui poter versare i nostri (vostri) soldi.
6. Infine, la ciliegina sulla torta: avrei convinto il Comitato di Gestione del Fondo (del quale fanno parte diversi Ministeri, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani e molti altri) a scegliere di destinare 4,9 milioni di euro – sui 700 milioni con i quali ogni anno il fondo viene finanziato – a 6 (sei) imprese “vicine” a Confapri, dunque “vicine” a Casaleggio e Grillo, ergo “vicine” al Movimento 5 Stelle, a fronte delle 65.000 (sessantacinquemila) imprese che hanno avuto accesso al Fondo

E poi risponde alle accuse:

Il Fondo di Garanzia esiste ed è operativo da 14 anni.
NESSUNA IMPRESA ATTINGE DIRETTAMENTE alle risorse del fondo. Il quale, come suggerisce lo stesso titolo che lo identifica, costituisce esclusivamente una “GARANZIA” per le aperture di credito da parte degli istituti preposti.
L’accesso alle garanzie del fondo è subordinato alla presenza di requisiti oggettivi nel profilo dell’impresa richiedente, la cui valutazione spetta esclusivamente al Comitato di Gestione.
Non ho alcun legame con Arturo Artom. Da quando sono stato eletto portavoce al Senato l’ho incontrato 3 volte, in altrettanti incontri pubblici. L’ho conosciuto l’8 luglio 2013, durante un convegno a Castelbrando (Treviso). In tale occasione ho avuto modo di confrontarmi con lui sull’eventualità di versare le nostre eccedenze stipendiali nel Fondo di Garanzia. Idea, questa, GIÀ AVANZATA dal collega portavoce alla Camera Giorgio Sorial nel corso di un’assemblea congiunta dei gruppi M5S di Camera e Senato, il 6 giugno 2013. Fino ad allora, nemmeno ero a conoscenza dell’esistenza

L’intera autodifesa è qui. E subito dopo la pubblicazione del post di Crimi, Grillo e Casaleggio annunciano che quereleranno Panorama e l’autore dell’articolo:
casaleggio grillo

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