L'allarme bomba alla metro di Torino per il primo maggio

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-04-13

Un classicissimo. L’allarme bomba alla metro di Torino il primo maggio che sta circolando in queste ore su Whatsapp (nei giorni scorsi era per Milano e l’Expo) è un testo di chiaro effetto per i gonzi e di sicura efficacia per le catene via messaggi: si fonda sul solito ritrovamento casuale e sull’informazione reperita di …

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Un classicissimo. L’allarme bomba alla metro di Torino il primo maggio che sta circolando in queste ore su Whatsapp (nei giorni scorsi era per Milano e l’Expo) è un testo di chiaro effetto per i gonzi e di sicura efficacia per le catene via messaggi: si fonda sul solito ritrovamento casuale e sull’informazione reperita di prima mano.

Un italiano trova un portafogli pieno di soldi e lo restituisce ad un ragazzo marocchino che frequenta il Politecnico con lui, e questo per sdebitarsi gli offre dei soldi, l’italiano rifiuta e allora il marocchino gli consiglia di non frequentare la metro di Torino il primo maggio.

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L’allarme bomba alla metro di Torino per il primo maggio (e Milano) su Whatsapp

E della sua derivazione per Milano e l’Expo:

Un italiano trova un portafogli pieno di soldi e lo restituisce ad un ragazzo marocchino che frequenta il Politecnico con lui, e questo per sdebitarsi gli offre dei soldi, l’italiano rifiuta e allora il marocchino gli consiglia di non frequentare la metro di Milano il primo maggio per l’Expo.

Si tratta, ovviamente, di due bufale e leggende metropolitane che ricominciano a girare in occasione di ogni evenienza di questo tipo. Ne ha parlato qualche tempo fa La Stampa:

Investigatori e inquirenti milanesi dell’antiterrorismo stanno da tempo monitorando il fenomeno e effettuando gli opportuni riscontri i quali hanno rivelato l’inconsistenza di questi episodi e, quindi, di un reale pericolo di atti terroristici. Si tratta di storie che spesso si sono ripetute in concomitanza di grandi eventi oppure in seguito al verificarsi, all’estero, di attentati. I racconti che sono stati verificati sono stati riconducibili ad un effetto suggestivo relativo agli attentati che si sono succeduti in Europa, in Asia, negli Stati Uniti e in altri paesi.
Dopo la verifica di questi racconti l’antiterrorismo milanese è giunto alla conclusione che non vi sia un reale pericolo.

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