L'acqua sempre più cara spinge le tariffe locali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-03-06

E’ il caro acqua con un +8,5% rispetto all’anno precedente, insieme all’aumento dei ticket sanitari sulle prestazioni ambulatoriali (+2,8%), a spingere le tariffe locali che nel 2015 sono aumentate in media dell’1,8%, più di quelle nazionali, che hanno visto incrementi medi dell’1,4% anche se con punte del 12% per le poste e del 4,5% per …

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E’ il caro acqua con un +8,5% rispetto all’anno precedente, insieme all’aumento dei ticket sanitari sulle prestazioni ambulatoriali (+2,8%), a spingere le tariffe locali che nel 2015 sono aumentate in media dell’1,8%, più di quelle nazionali, che hanno visto incrementi medi dell’1,4% anche se con punte del 12% per le poste e del 4,5% per le tariffe telefoniche. A scattare la foto dell’andamento delle principali tariffe è l’Osservatorio “Prezzi e mercati” di Unioncamere. Nel 2015 gli aumenti sono stati inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente quando le tariffe pubbliche erano salite mediamente del 3,5%; tuttavia, come si evince dai dati dell’associazione guidata da Ivan Lo Bello, sia a livello locale, sia a livello nazionale, le tariffe nel 2015 hanno continuato a crescere in barba a bassa inflazione e stallo dei prezzi.
bolletta acqua
A fare eccezione a livello nazionale i trasporti ferroviari (-1,7%) scesi per il secondo anno consecutivo che però hanno visto incrementi dell’1,9% per quelli regionali ed, a livello locale, i rifiuti solidi urbani (-2,9%) le cui tariffe avevano però visto un incremento medio del 10% l’anno precedente. Ancora, a livello locale lo scorso anno sono cresciuti i pezzi dei musei (+2,8%), dell’istruzione secondaria e universitaria (+1,9%). SEgno più inoltre per tutte le voci che riguardano la mobilità: aumentati, come anche nel 2014, i trasporti urbani (+1,5%), extraurbani(+1,4%), le auto pubbliche(+1,2%). In lieve aumento anche gli asili nido: il bebè costa mediamente lo 0,7% in più rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda le tariffe a controllo nazionale, rileva Unioncamere, fatta eccezione per poste e telefoni al netto della componente energetica (i costi dell’energia elettrica e del gas sono diminuiti del 2,5% nel 2015), nel loro complesso, pur essendo aumentate dell’1,6% su base annua, hanno segnato il valore più contenuto dall’inizio del Duemila.(ANSA).

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