L’aborto è sicuro

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2014-12-11

Un ennesima ricerca dimostra che l’aborto è una pratica medica sicura e con una percentuale molto bassa di complicazioni

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Le complicazioni sono meno probabili di quando ti togli il dente del giudizio. Questo è il risultato di uno studio recente pubblicato su Obstetrics & Gynecology (Incidence of Emergency Department Visits and Complications After Abortion). I dati di riferimento sono quelli del 2009-2010 e la finestra temporale di osservazione è stata di 6 settimane dopo l’aborto (California Medicaid). Su 54.911 interventi (per 50.273 pazienti) hanno mostrato che il rischio è minimo. Solo il 2,1% delle donne ha avuto una qualche complicazione collegabile alla interruzione di gravidanza (5,2% per aborto medico, 1,3% per aborto chirurgico con aspirazione nel primo trimestre, 1,5% per aborto nel secondo trimestre o più tardi). I risultati confermano le ricerche precendenti.
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Ovviamente parliamo di interventi eseguiti in modo sicuro. Questa è una delle ragioni per cui è importante che l’accesso non sia reso difficile o impossibile. Una delle armi degli ultraconservatori, soprattutto negli ultimi tempi, è proprio quella della presunta pericolosità dell’aborto (cancro, sterilità e altre patologie). Se la difesa del diritto alla vita dell’embrione non basta, si prova con il paternalismo: non abortire!, è per il tuo bene. Ma la premessa è una bugia.
Si veda anche Abortion Complication Rates Are ‘Lower Than That For Wisdom Tooth Extraction’, Study Says, Time; New Study Proves, Yet Again, That Abortion Is Extremely Safe, Jezebel o Abortion Complications Are Rare, No Matter What the Right Says, The Daily Beast,
 

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