La vita che sognano gli italiani

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-04-30

La salute prima di tutto? È abbastanza vero, ma una vita migliore per gli italiani significa anche un buon titolo di studio (magari per trovare un buon lavoro) e una maggiore attenzione all’ambiente

article-post

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) ha raccolto le risposte di oltre 80.000 utenti del sito Better Life che hanno scelto di raccontare quale fosse per loro il fattore decisivo per definire una buona qualità della vita. In base ai dati raccolti sono state create diverse mappe che raccontano le speranze e i desideri dei cittadini dei diversi paesi del Mondo, compresa l’Italia. La ricerca è iniziata nel 2011 e non è ancora conclusa, tutti possono partecipare e raccontare il proprio ideale di vita migliore.

Il ranking in base alle risposte date dai partecipanti (fonte: http://www.oecdbetterlifeindex.org/)
Il ranking in base alle risposte date dai partecipanti (fonte: http://www.oecdbetterlifeindex.org/)

LA VITA COME LA SI VORREBBE
Dal momento che il PIL da solo non è più sufficiente a misurare il benessere di un paese OECD ha deciso di utilizzare più indicatori che combinati tra loro danno la misura della qualità della vita. Inoltre l’Organizzazione ha scelto di coinvolgere direttamente i singoli i cittadini in modo da poter dare loro voce. Gli indicatori usati per misurare le aspettative degli utenti e mappare il concetto di benessere a livello mondiale sono undici, per ciascuno l’utente dovrà indicare quanto è importante o prioritario: Housing, Income, Jobs, Community, Education, Environment, Civic Engagement, Health, Life Satisfaction, Safety, Work-Life Balance. Va da sé quindi che l’indagine non misura la qualità della vita tout court ma la qualità della vita percepita dagli utenti rispetto a quella desiderata. Nella mappa sopra ogni petalo del “fiore” rappresenta uno degli undici indicatori, la lunghezza del petalo indica invece l’importanza attribuita dagli utenti a quel particolare aspetto delle condizioni di vita. Apprendiamo così che per i giapponesi l’aspetto più importante è la sicurezza, che la ricerca della felicità è uno degli obbiettivi degli abitanti di Danimarca, Germania, Svizzera e Sud Africa e che in America Latina l’educazione è una delle priorità per i cittadini (questa richiesta si scontra però con il basso livello di ranking del sistema educativo di alcuni paesi).
fonte: oecdbetterlifeindex.org
fonte: oecdbetterlifeindex.org

E L’ITALIA?
Quasi quattromila italiani hanno risposto al questionario di OECD, la maggioranza dei quali compresi tra i 25 e i 44 anni (non si può quindi parlare di un campione statisticamente rilevante). Nella specifica classica stilata dagli utenti italiani la Life Satisfaction risulta essere al primo posto dei desiderata nazionali. Seguono la salute, l’educazione e l’ambiente. Nella definizione di OECD la Life Satisfaction è:

Life satisfaction measures how people evaluate their life as a whole rather than their current feelings.

In sostanza è un indicatore globale che tenta di dare conto di un modo di vedere la vita nel complesso, a quanto pare coloro che hanno un livello scolastico più elevato mostrano una maggiore propensione a considerare più importante la Life Satisfaction rispetto a coloro con un basso livello di scolarizzazione.

E alla fine scopriamo di avere desideri molto simili ai tedeschi
E alla fine scopriamo di avere desideri molto simili ai tedeschi

Contrariamente alla propensione degli italiani per l’investimento immobiliare per i nostri connazionali che hanno partecipato la casa non è un aspetto importante per definire una vita soddisfacente. Su questo risultato incide l’aumentare dei costi per l’acquisto di una casa e per il suo mantenimento (gas, energia elettrica, tasse). In virtù dell’età media dei partecipanti emerge ancora di più l’ultimo posto per il Civic Engagement. Se da un lato l’indicatore misura la fiducia nelle istituzioni dall’altro ci dà anche il metro di quanto gli utenti valutano importante l’essere coinvolti nei processi decisionali del proprio paese (non necessariamente ai livelli più alti). Ovviamente i risultati rifletto in parte anche il livello cronico dell’astensionismo al voto ma probabilmente ci dicono che gli italiani non considerano nemmeno molto importante poter partecipare in qualche modo alla gestione della cosa pubblica o della propria comunità.
Gli utenti campani mettono al primo posto la sicurezza e la salute
Gli utenti campani mettono al primo posto la sicurezza e la salute

AD OGNI REGIONE IL SUO
È possibile esaminare i dati raccolti da OECD a livello regionale e confrontare le diverse esperienze da regione a regione. Da Nord a Sud gli italiani chiedono maggiore sicurezza, non importa che ci si trovi in Lombardia o in Campania. In alcune regioni la necessità di proteggere l’ambiente è sentita come una priorità (ad esempio in Sardegna che è la regione più “ambientalista”) in altre invece l’ambiente non figura nemmeno come un fattore importante a definire un miglioramento della qualità della vita (il Veneto è una tra le meno attente al problema).
oecd lombardia risultati
UNA MAPPA GLOBALE
Move Hub ha creato una serie di rappresentazioni grafiche dei dati di OECD con una piccola particolarità: la Crimea è già indicata come facente parte della Russia, cosa che non ha mancato di sollevare le critiche degli utenti ucraini.
Courtesy of Movehub
MAP: What Matters Most to People Around the World

Potrebbe interessarti anche